Podio imperiale nel superG mondiale di Vail/Beaver Creek: oro Anna Fenninger, argento Tina Maze, bronzo Lindsey Vonn

Podio imperiale nel superG mondiale di Vail/Beaver Creek: oro Anna Fenninger, argento Tina Maze, bronzo Lindsey Vonn
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Sci AlpinoSci alpino - Mondiali 2015

Podio imperiale nel superG mondiale di Vail/Beaver Creek: oro Anna Fenninger, argento Tina Maze, bronzo Lindsey Vonn

Nell’ennesima gara stupenda dello sci alpino femminile di questi ultimi anni trionfa una di quelle in assoluto più continue sia tecnicamente che mentalmente, Anna Fenninger.

Qui il risultato completo e l'analisi del superG!

La 25enne austriaca del Salisburghese dopo l’oro olimpico nel superG di Sochi si prende anche l’oro mondiale nella stessa specialità a Vail/Beaver Creek, la prima a ottenere questi trionfi uno dopo l’altro a un anno di distanza. Anna è stata nettamente la migliore sul muro iniziale e centrale, con partenza abbassata di sei porte a causa del vento che oggi per fortuna non ha influito troppo, e poi nella parte finale è riuscita a resistere al ritorno delle due più grandi campionesse dell’ultimo decennio ancora in attività, Lindsey Vonn e Tina Maze.

Per Fenninger, che in Coppa del Mondo ha vinto un solo superG il 3 marzo 2013 a Garmisch-Partenkirchen e ha collezionato ben sette secondi posti nella specialità di cui tre nelle ultime tre gare disputate, è il secondo titolo iridato in carriera dopo quello in supercombinata nel 2011 e la quinta medaglia pesante in carriera tra Mondiali e Olimpiadi, le medaglie pesanti per Maze sono 11 ma si è vista soffiare il bis consecutivo iridato in superG da Anna per soli 3 centesimi e ha sottolineato il suo disappunto con una bella parolina di quattro lettere evidenziata dal ralenti televisivo.

Inspiegabile invece la prima metà gara di Vonn che per due terzi del muro ha sciato quasi in piedi rispetto alle sue abitudini forse a causa del vento poi è stata un razzo nel finale prendendo il bronzo a 15 centesimi di distacco da Fenninger e lasciando giù da un podio non regale bensì imperiale (sia sciisticamente sia esteticamente) l’altra austriaca Cornelia Hütter, straordinaria in tutta la stagione ma in particolare oggi lo è stata sul muro iniziale e alla fine è arrivata quarta come a Cortina d’Ampezzo a soli 11 centesimi dal bronzo sul tracciato dell’allenatore del Wunderteam femminile, Roland Assinger, ex buon discesista.

La tracciatura ha riservato due superprestazioni alla squadra austriaca ma anche due uscite abbastanza inopinate di Nicole Hosp ed Elisabeth Görgl. Quinta la tedesca Viktoria Rebensburg che sta completando la sua evoluzione da grandissima gigantista a grandissima velocista ma che comunque ha preso 78 centesimi dalla vincitrice, sesta la liechtensteiniana Tina Weirather, settima la svizzera Lara Gut, una delle grandi delusioni di giornata, andata troppo di spigolo sulla neve molle, ottava la svedese Kajsa Kling e nona la statunitense Julia Mancuso: se il podio è imperiale le prime nove compongono un ordine d’arrivo regale a dimostrazione di quanto sia impegnativa anche con neve non dura la pista Raptor di Beaver Creek.

E decima dietro a cotante fuoriclasse e campionesse, mostrando finalmente una bella sciata nella parte più tecnica, si è piazzata Elena Curtoni, peccato che sia lei sia Nadia Fanchini, dodicesima ma comunque non troppo a suo agio sul ripido, abbiano perso un’eternità sul piano finale, come purtroppo tutti gli anni succede malgrado le rassicurazioni degli allenatori sui miglioramenti delle azzurre in tal senso. Ci si aspettava qualcosa di più oltre che da Nadia anche da Francesca Marsaglia, diciottesima, Daniela Merighetti è partita a tutta come sempre ma è finita fuori subito dopo il primo intermedio. Domani il superG maschile e la seconda prova della discesa femminile.

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