Rabbia azzurra a Kvitfjell, Goggia: "Che dire, questo è lo sci". Curtoni in rosso, "ma è come se non l'avessimo fatta"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Rabbia azzurra a Kvitfjell, Goggia: "Che dire, questo è lo sci". Curtoni in rosso, "ma è come se non l'avessimo fatta"

Il folle super-g sull'Olympiabakken sembrava nelle mani della bergamasca, poi è cambiato tutto. La chance sprecata da Pirovano (che perde per un punto pure l'accesso alle finali) e una Curtoni ancora leader di specialità con 19 punti su Gut-Behrami. Brignone furibonda con se stessa.

Una delle gare più incredibili degli ultimi anni, con la bufera di Kvitfjell dalla quale sembrava poter spuntare il successo numero 23 in Coppa del Mondo, il sesto in super-g, per una Sofia Goggia che sulle nevi norvegesi ha dimostrato di essersi completamente ritrovata in questa specialità, ma lascia il week-end sull'Olympiabakken senza la vittoria attesa, seppur con una Coppa del Mondo (di discesa) tra le mani.

Il quarto posto odierno fa male, per quanto successo con la trasformazione delle condizioni meteo che ha clamorosamente favorito i numeri più alti, portando alla tripletta austriaca con Ortlieb-Venier-Gritsch: per la bergamasca, rimane la prestazione, ma il 4° posto è davvero troppo poco anche se una buona notizia, pur senza podio dopo i due secondi di Curtoni e della stessa Goggia tra venerdì e sabato, c'è.

Si tratta naturalmente del pettorale rosso conservato da Elena Curtoni, 12esima al traguardo e appena davanti a tutte le dirette rivali per la coppa di super-g: quando manca solo la gara delle finali di Soldeu, la valtellinese ha 19 pt su Gut-Behrami, 25 rispetto a Huetter, con Mowinckel a -26 e Federica Brignone, ventunesima e... furibonda, che deve recuperare 44 lunghezze alla compagna di squadra.

Ripartiamo da Goggia, che venerdì sarà pure in gara nel gigante di Are, avendo confermato di voler ritrovare feeling con questa specialità in ottica stagione 2023/24: “Mi spiace dirlo, ma è stata una gara totalmente falsata – le parole di Sofia ai microfoni di Rai Sport – Con il sole è stata un'altra storia, non si è mai visto ragazze guadagnare un secondo e mezzo su tutte noi in una prima parte di gara del genere. Questo è lo sci, uno sport pieno di variabili: diciamo che “l'era ura ma... l'era mia ura per il risultato, ma ho disputato una prova solidissima e sono contenta perchè ero alla ricerca di questo”.

Con il numero 30, ha avuto un'occasione enorme Laura Pirovano, partita proprio tra Venier e Ortlieb, ma finita fuori sul più bello e, con questo “zero”, fuori dalle 25 per le finali di specialità per un solo punto. A Soldeu ci sarà eccome Elena Curtoni, per provare a portare a casa la sua prima sfera di cristallo: “E' come se non l'avessimo fatta – le parole amare, ma pacate come sempre, della leader di specialità nell'intervista con Simone Benzoni – Per la classifica ripartiamo quasi come eravamo fino a venerdì, ma è un peccato perchè speravo di rosicchiare punti trovandomi molto bene su questa pista. Oggi non c'erano folate come gli altri giorni, ma basta poco per farti accelerare. Non sono sul podio e dispiace, ma ho fatto la mia gara seppur in alto mi sentissi “incollata” al terreno, considerando poi che io non sono un drago quando c'è bassa velocità. I conti li faremo alla fine”.

Sono arrabbiatissima – spiega Federica Brignone, riferendosi a se stessa per l'errore commesso, con un numero da fantascienza per rimanere in pista, prima di concludere ventunesima – Anche col gap che si accumulava nella parte iniziale, che accetto perchè facciamo uno sport outdoor, oggi non ho fatto l'ottima performance degli altri due giorni e ho cannato, entrando nel muro sdraiata per 10 metri e oltre. Non pensavo di prendere la porta, ma in ogni caso mi sono fermata e sapevo di giocarmi qualcosa di grande. Certo, è un super-g completamente falsato, ma io ho sbagliato”.

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