Sofia Goggia: "Siamo cresciute nell'era di Lindsey Vonn, abbiamo gareggiato con un mostro sacro"

Sofia Goggia: 'Siamo cresciute nell'era di Lindsey Vonn, abbiamo gareggiato con un mostro sacro'
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Sofia Goggia: "Siamo cresciute nell'era di Lindsey Vonn, abbiamo gareggiato con un mostro sacro"

Tratte da fisi.org le dichiarazioni di Sofia Goggia, autrice di un omaggio floreale a Lindsey Vonn, e di alcune delle azzurre che hanno gareggiato nel superG femminile di Cortina d'Ampezzo".

Sofia Goggia: "Sono molto contenta di essere qui a Cortina, non era nelle mie previsioni. Ma stamattina mi sono svegliata alle 6,30 e mi sono detta che non potevo non assistere all'ultima gara sull'Olympia di Lindsey Vonn, penso di aver perso tutti i punti della patente perché sono arrivata quassù velocissima. Io la adoro, così sono venuta a respirare un po' il clima di Coppa del Mondo, poi la settimana prossima testerò il mio piede nelle prove di Garmisch e vedremo come va, ma vivo molto nel qui ed ora. Lei (Lindsey, ndr) piangeva al traguardo, poi Cortina è la sua pista preferita. Noi non ci rendiamo conto dell'icona sportiva che è Lindsey Vonn, ha vinto 82 gare di Coppa del Mondo e noi abbiamo avuto la fortuna di competere con un mostro sacro di questo sport, potremo raccontarlo tra cinquant'anni. La guardo sempre con gli occhi della bambina che la ammirava in televisione, anche se l'anno scorso abbiamo battagliato insieme in Coppa del Mondo e le ho soffiato la coppetta all'ultima gara. Ho visto le immagini dell'omaggio che le ha fatto Cortina e ho sentito la sua emozione. A me manca molto lo sci, mettere il pettorale, sentire lo sci in curva, sentirlo nella sua anima, aprire il cancelletto. Ma per fare questo, voglio prima essere sicura di essere nella condizione giusta".

Federica Brignone: "Non sono tanto soddisfatta. Sono quei superG che ti lasciano l'amaro in bocca, di quelli che o interpreti perfettamente o ti viene la voglia di andare su e rifarlo. Sono quei tracciati un po' anonimi. C'era spazio tra le porte, tutta la parte tecnica era davvero molto facile tranne una porta, dove sono uscite la Stuhec e le altre: c'era il tornante, se vuoi passare devi frenare, a me sembra di aver sciato abbastanza bene nella parte tecnica, mi è venuto tutto facile, ma sono quei superG che se ti vengono facili è perché non sei abbastanza veloce. Poi c'è una neve aggressiva dallo Scarpadon a Rumerlo, è quella neve che ti prende e ti scappa e non capisci cos'hai sotto i piedi, lì ho fatto un mezzo testacoda prima di Rumerlo, dove è uscita Nicol Delago, e mi sono giocata tutta la velocità nella parte finale dove ho perso tantissimo come sempre. Dipende tutto da quanta velocità prendi dallo Scarpadon a Rumerlo, fino allo Scarpadon era andato tutto bene, poi c'è stato questo testacoda e a Rumerlo ero lentissima e quasi non salto neanche".

Elena Curtoni: "Ho sbagliato un po' linea prima del Rumerlo, sono stata un po' abbondante. Pian piano sto tornando al mio livello, in allenamento lo sono già, devo solo riportarlo in gara sempre. Passi avanti ne sto facendo, ora ho bisogno di concretizzare, di vedermi sorridere al traguardo e di vedere che posso farcela. Lo so che posso, ma quando si ha il risultato in mano ci si libera più facilmente".

Nadia Fanchini: "Mi dispiace tantissimo, non so cosa dire. Sia il weekend di Val Gardena che questo non mi hanno regalato nulla. Non sto sciando neanche male, ma forse ho un po' di ansia, non sono neanche così libera, non saprei. Per me è stata proprio una brutta gara, ho un distacco super, non ho parole".

Nicol Delago: "Non ho continuità ed è quello il mio obiettivo, di riuscire a fare bene un tracciato intero. Si vede che devo ancora crescere e fare un po' di esperienza per riuscire a gestire meglio soprattutto la gara secca, perché in superG ce n'è una. Mia sorella Nadia? Era tranquilla". 

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Super-G Femminile Cortina d'Ampezzo (ITA)

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