Venerdì il gigante di Are: Shiffrin può chiudere i conti per la coppa di specialità e fare 86 in un luogo speciale

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Venerdì il gigante di Are: Shiffrin può chiudere i conti per la coppa di specialità e fare 86 in un luogo speciale

Il prossimo appuntamento di Coppa del Mondo è già all'orizzonte: solo Gut-Behrami, Bassino (che sarà regolarmente al via) e Vlhova possono ancora insidiare la statunitense per il bis nella graduatoria di specialità che ha conquistato solo nel 2019. L'ormai attesissimo record di Stenmark potrebbe essere eguagliato nella località dove Mikaela vinse la prima volta, il 20 dicembre 2012 in slalom.

E' già tempo di Are, per la due giorni di gare tecniche del settore femminile che precederanno, come ormai tradizione negli ultimi anni, le finali di Coppa del Mondo.

Venerdì il penultimo gigante della stagione, con 1^ manche alle ore 10.00 e la 2^ alle 13.00, con una lotta per la sfera di cristallo tra le porte larghe che è stata indirizzata dalla doppietta di Mikaela Shiffrin a Kronplatz, anche se i giochi non sono ancora chiusi. Certo, la neo vincitrice della coppa assoluta, per la quinta volta in carriera, ha vinto nelle ultime quattro occasioni in questa specialità (e sei delle ultime sette con l'uno-due di Semmering), se consideriamo il secondo appuntamento di Kranjska Gora, appunto i due sulla “Erta” e poi la sfida mondiale di Méribel.

Shiffrin, reduce da un week-end non fortunatissimo (conquista aritmetica del “coppone” a parte), ma di alta qualità in velocità a Kvitfjell con un 4°, un 5° e un 7° posto tra i due super-g e la discesa, con due prove in calendario (Are e Soldeu) viaggia con 118 punti di vantaggio rispetto alla prima inseguitrice, Lara Gut-Behrami, mentre davanti a Petra Vlhova (-164 da Mikaela) c'è anche Marta Bassino, a -149 dalla leader e regolarmente al cancelletto di partenza venerdì, dopo aver saltato il trittico in Norvegia per il lutto in seno alla famiglia della campionessa cuneese.

La neo campionessa del mondo di gigante, che non aveva mai vinto il titolo iridato tra le porte larghe sino a Méribel 2023, cerca quindi la sua seconda coppa nella specialità, dopo quella conquistata nel 2018/19 dei record, e sarebbe la quindicesima sfera di cristallo in bacheca (abbinandola quest'anno a coppa di slalom e generale), una lunghezza sopra al numero delle medaglie mondiali, che sono 14 dopo le 3 conquistate in Francia.

Certo, tutti parlano delle 86 vittorie di Stenmark da agguantare: il traguardo sembrava cosa fatta già a fine gennaio nel secondo slalom di Spindleruv Mlyn, con una due giorni di prove tecniche all'orizzonte sembra essere davvero l'occasione giusta e il segno del destino pare chiaro, visto che proprio ad Are, Mikaela portò a casa la prima delle sue attuali 85 perle in Coppa del Mondo, nello slalom del 20 dicembre 2012.

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