Vlhova e una delle vittorie più dure della carriera: "Era difficile per tutte, ma non pensavo di poter vincere"

Si è sdraiata sulla neve (o quel che ne rimaneva...) della “Crveni Spust”, esausta non solo sul piano fisico.

Non sono stati giorni facili quelli che ha vissuto Petra Vlhova prima dello slalom di Zagabria dove, per soli 5 centesimi, è riuscita a firmare il bis e ritrovare la corona di regina della Sljeme; ce l'aveva spiegato Livio Magoni nelle scorse ore, la sua atleta aveva bisogno di cancellare Semmering e quella beffa del gigante cancellato (quando si trovava al comando dopo la prima manche) seguita dal quarto posto in slalom.

Anche per questi motivi, il sigillo odierno è importantissimo nella corsa all'obiettivo Coppa del Mondo, oltre a portare Vlhova a quota 40 podi in Coppa del Mondo (di cui 25 in slalom), 18 vittorie e 6 degli ultimi 7 slalom portati a casa. Davvero non male per colei che, in un vertice della disciplina ora molto più livellato, è comunque la numero 1 tra i pali stretti in attesa di capire se Mikaela Shiffrin riuscirà a batterla dopo oltre un anno. “Rivincita di Semmering? Diciamo che oggi non avevo sensazioni positive – ha spiegato Petra nell'immediato post gara al microfono FIS di Giulia Candiago – anche perchè in gare così è difficile trovare fiducia.

E' stata una giornata complicata per tutte, soprattutto la 2^ manche, ma alla fine è arrivata una vittoria importante e anche emozionante, perchè davvero non pensavo di farcela mentre scendevo. Quando ho visto il tabellone, mi sono detta che non era possibile...”.

E invece il successo numero 4 in stagione, oltre un mese dopo il parallelo di Lech/Zuers, è arrivato e significa allungo su molte rivali nella overall. Prima di tornare a casa, ovvero nella base di Vipiteno, e preparare le gare veloci di St. Anton.