A Soelden si comincia nel vento, opening maschile di nuovo cancellato: le parole degli azzurri

Un grandissimo spettacolo per il gigante femminile che ha aperto ieri la Coppa del Mondo, un'altra cancellazione per gli uomini in quel di Soelden, dopo quelle recenti del 2017 e 2018.

L'opening maschile, con il classicissimo gigante sul Rettenbach, è stato fermato dal vento diventato sempre più prepotente nel corso di una prima manche interrotta in maniera definitiva dopo 47 discese (e con tracciato già accorciato di una decina di porte per le raffiche in alto), quando Marco Schwarz precedeva di 29 centesimi Marco Odermatt, mentre gli azzurri di punta, Filippo Della Vite (11° a 1”63) e Luca De Aliprandini (19° a 2”03) avevano sofferto, per motivi differenti.

Recuperi? Si stanno facendo le valutazioni del caso, anche se il calendario è pieno all'inverosimile con 45 gare nel menu, ripartendo dalle prossime a Zermatt-Cervinia, ovvero le due discese dell'11-12 novembre sulla “Gran Becca” per lo storico Speed Opening.

Pippo Della Vite si era piazzato undicesimo, ma con tanti rimpianti (che ora contano zero vista la cancellazione) per l'errore commesso nella lunga verso fine muro costato parecchi decimi. “Fino a quel punto avevo fatto una bella manche, seppur un po' al limite come mio solito – le parole del 2001 bergamasco ai microfoni di Ettore Giovanelli, inviato di Rai Sport a Soelden – Lì sono stato troppo ignorante, mollando presto lo sci ed è stato un mezzo miracolo stare dentro. Ho perso tempo e velocità per il piano”.

Confidava nella rimonta per la 2^ manche anche Luca De Aliprandini, che sarebbe ripartito da una 19esima prestazione, a 2”03 da Schwarz, certamente deludente: “Sensazioni miste, non è certo quello che voglio e che bisognava fare qui, l'anno scorso però non sono partito nel migliore dei modi e non volevo neanche uscire. Non sono quello di due anni fa, il processo richiede tempo”.