Kriechmayr salva ancora l'Austria, ma per la coppa di super-g ammette: "Marco è fortissimo e ha troppo margine"

Kriechmayr salva l'Austria della velocità, ma per la coppa di super-g ammette: '
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Kriechmayr salva ancora l'Austria, ma per la coppa di super-g ammette: "Marco è fortissimo e ha troppo margine"

Le voci dei protagonisti del super-g di Kvitfjell, oltre a Paris terzo ex-aequo con un Marco Odermatt che ha visto rinviato il verdetto sulla conquista della sua prima sfera di cristallo stagionale (delle quattro potenziali). Jeffrey Read, al primo podio in CdM: "La tradizione nordamericana su questa pista parlava chiaro...".

Sino a ieri, l'Austria stava vivendo un autentico incubo, al quale si era pure aggiunta la notizia della chiusura anticipata di stagione per Daniel Hemetsberger, operato in artroscopia al ginocchio dopo aver sofferto sin da inizio stagione, senza alcun podio colto in discesa.

Ci ha pensato Vincent Kriechmayr a regalarlo al Wunderteam, secondo a 8 centesimi da Niels Hintermann. E quest'oggi, sempre sulla “Olympiabakken” di Kvitfjell, ecco la seconda gemma stagionale dopo il super-g in Val Gardena, nella stessa specialità per la diciottesima assoluta in CdM. Inoltre, con il capolavoro firmato nel tratto finale, tirando una riga dalla “Tommy Moe” all'arrivo, il bi campione del mondo di Cortina 2021 ha tenuto aperta la questione sfera di cristallo, riducendo a -81 i punti di distacco da Odermatt.

Nel post gara, però, Kriechmayr ha parlato chiaro in tal senso: “Non è aperta in alcun modo, non ho possibilità perchè Marco è fortissimo e il distacco troppo ampio – ha detto l'austriaco nell'intervista in casa FIS – Neanche prima di questa gara ci pensavo, ho voluto solo spingere e divertirmi, anche se oggi era difficile trovare feeling visto che non c'era ghiaccio e bisognava solo stare morbidi. Ho fatto quasi tutto bene, tranne la curva a sinistra all'altezza del primo intermedio, ma è bastato per vincere.

Nelle classiche della discesa sono stato troppo aggressivo e ho ottenuto poco. Questo week-end è davvero molto bello per me, ora andremo forse a Saalbach per allenarci prima delle finali, facendo anche test su materiali nuovi”.

Se Odermatt oggi ha colto il suo primo podio a Kvitfjell, forse la pista in assoluto meno gradita al fenomeno di Buochs, terzo ex-aequo con Dominik Paris a 19 centesimi da Kriechmayr, per Jeffrey Read la top-3 in CdM è un inedito. Piazza d'onore da sogno per il canadese che, spesso solo a tratti con parziali da paura, i segnali li aveva lanciati e sabato si era regalato la sua miglior discesa, sesto. “Una gara incredibile, non mi sentivo ancora sicuro del podio sino agli ultimi numeri – ha raccontato le sue emozioni ai microfoni di Eurosport – D'altronde la tradizione per i nordamericani qui a Kvitfjell è speciale, la neve è il principale fattore che ci dà una certa confidenza. Sono contento di avere finalmente capitalizzato con un grande risultato”.

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