Paris, sorriso ritrovato: "Posso fare ancora meglio". L'Italjet ne piazza 4 in top 10 e che roba Zazzi...

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Paris, sorriso ritrovato: "Posso fare ancora meglio". L'Italjet ne piazza 4 in top 10 e che roba Zazzi...

Il super-g di Kvitfjell vede Domme tornare sul podio nella specialità oltre un anno dopo Cortina, ma è una grande prova di squadra con Bosca e Zazzi sesti ex-aequo, mentre Casse è parzialmente deluso dal suo 10°. Alle finali (dove vedremo pure l'iridato jr Perathoner) non ci sarà Innerhofer, che ha chiuso qui la sua stagione.

Dopo una discesa amara, per lui e per la squadra in generale, Dominik Paris trascina l'Italjet ad un super-g sulla “Olympiabakken” di Kvitfjell ben al di là delle aspettative per gli azzurri, quattro in top ten e col podio ritrovato anche in questa specialità dal colosso della Val d'Ultimo.

Sono mancati 19 centesimi per il possibile trionfo, col 3° posto alla pari di Odermatt e dietro a Kriechmayr e Jeffrey Read, ma è podio numero 4 in stagione per “Domme” (sui 6 totali della nazionale maschile, arrivati tutti dalla velocità con gli altri di Bosca e Schieder), 4 come gli atleti che vedremo in discesa e poi anche in super-g alle finali di Saalbach.

Non ce l'ha fatta Innerhofer, dentro con Bosca, Paris e Casse c'è ovviamente anche il campione del mondo junior di specialità, Max Perathoner. “Sono abbastanza soddisfatto – le prime parole di Dominik Paris al microfono dell'inviato Ettore Giovannelli in casa Rai Sport, mettendo così da parte la rabbia per la discesa gettata al vento ieri – In super-g cercavo da tanto tempo un risultato, anche se il quarto di Wengen era buono. La sciata può andare molto meglio, ho sbagliato un po' in fondo e anche in alto qualcosa di più si poteva limare, ma il super-g è anche questo. A Odermatt ho detto che aveva già fatto abbastanza podi questo inverno e poteva lasciarmi da solo sul terzo gradino”.

Straordinario il 6° posto ottenuto da Pietro Zazzi, con il bormino che naturalmente ottiene il suo miglior risultato, chiudendo a 12 centesimi dal podio col pettorale 50 (pista perfetta ieri e oggi, va sottolineato) ed entrando subito nei 30 della WCSL, fondamentale per la prossima stagione. Con il suo stesso tempo, “Gugu” Bosca è sempre lì in quota, miglior azzurro nella classifica di specialità (è quarto a -47 pt da Haaser, il podio finale non è impossibile): “Sono molto contento, penso di aver fatto una buona manche spingendo da cima a fondo.

Se vogliamo, ho un po' sbagliato la Tommy Moe in appoggio alla parabolica, non sfruttandola al meglio; ho dovuto usare il piede per stare dentro lasciando velocità per il tratto finale, un altro podio sarebbe stato bello. La gara di ieri mi aveva lasciato un po' di amaro in bocca, è bastata per la qualifica alle finali ed era uno degli obiettivi della stagione”.

Infine Mattia Casse, decimo a 0”41 e in parte deluso: “Sembrava tutto facile, c'era poca velocità e forse ho inciso troppo nel finale – l'analisi come sempre lucida del piemontese a Rai Sport – Non ho fatto fruttare la velocità di punta e in una gara dove tutti siamo attaccati, 4 decimi dal primo non sono tanti ma coi centesimi, quest'anno, non sono dalla mia parte”.

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