L'urlo di Odermatt che incendia Adelboden: "Stavolta ho rischiato tutto, non potevo lasciar vincere Henrik"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

L'urlo di Odermatt che incendia Adelboden: "Stavolta ho rischiato tutto, non potevo lasciar vincere Henrik"

Il bis sulla Chuenisbargli, il 13esimo podio consecutivo nei giganti di CdM, la seconda sfera di cristallo assoluta sempre più vicina: tutta la soddisfazione del Re elvetico nel post gara. Kristoffersen da sogno e pronto per lo slalom, Meillard completa la festa svizzera.

Una furia, nella 2^ manche della gara più attesa, figurati poi se ti chiami Marco Odermatt e difendi i colori rossocrociati.

Il gigante di Adelboden, il tempio della Chuenisbargli, e il padrone della Coppa del Mondo che completa il capolavoro regalando un'altra giornata di festa allo splendido pubblico a bordo pista, che ha premiato un'organizzazione che ha fatto letteralmente i miracoli per mandare in scena questo week-end di gare (garantendo una pista eccezionale, oltre ogni più rosea previsione).

Sesto sigillo stagionale, quota 1000 punti in classifica superata, e ora sono 400 le lunghezze di margine sul primo inseguitore, Aleksander Aamodt Kilde (che si è superato concludendo nono). “Odi” corre forte verso tanti record, come quello dei podi consecutivi in gigante, che sono già 14 se consideriamo anche l'oro olimpico, 13 in CdM. Come non bastasse, 26 anni dopo Pirmin Zurbriggen, è il fenomenale 25enne nidvaldese il secondo svizzero capace di firmare il bis sulla Chuenisbargli. “E' incredibilmente bello – l'emozione di Marco ai microfoni di SRF Sport – Sì, ho rischiato tutto, è stata una manche al limite e sarebbe potuta andare diversamente almeno in un paio di occasioni.

Sapevo di non poter far vincere Henrik, dovevo spingere a tutta sull'acceleratore. La riguarderò, ma credo di essere andato oltre il limite”.

Kristoffersen, ancora battuto in gigante, è stato altrettanto magico: gara bellissima quella del norvegese, che per qualche attimo ha sperato pure di cogliere la trentesima vittoria in coppa, tre giorni dopo essersi sbloccato in stagione con il dominio nello slalom di Garmisch. La fiducia ora è totale, anche se Adelboden rimane stregata, almeno tra le porte larghe (11 i podi per HK94 in questa località, ma con due soli successi in slalom). “E' stata una buona prova, Marco è straordinario e mi manca ancora qualcosa in gigante per provare a batterlo, ma siamo lì”.

Ben più distante Loic Meillard, a 1”66 dal connazionale pigliatutto, ma è stato il 26enne del Canton Neuchatel a completare la festa rossocrociata con il terzo posto: “Torno sul podio in gigante e farlo ad Adelboden è il massimo – ha commentato a SRF – Ad inizio gennaio non avevo mai collezionato così tanti piazzamenti in top 3 (sono 3 e in discipline diverse, sempre sull'ultimo gradino del podio tra slalom, super-g e gigante), è bello poter dimostrare di sciare così forte. Ora lo slalom...”.

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