La grande notte di Steen Olsen: "Ho pensato solo a sciare alla mia maniera". Con Kristoffersen e Odermatt, che podio...

La grande notte di Alexander Steen Olsen, ma ancora una volta della nazionale norvegese che è l’unica a contrastare il dominio totale della Svizzera in campo maschile.

Sui sei giganti disputati in stagione, l’unico a vincere al di là di Odermatt (3 volte) e compagni (con il timbro di Tumler a Beaver Creek) è stato proprio il classe 2001 scandinavo, a Soelden e oggi sotto la pioggia di Schladming, per firmare una night race da campione.

Se in slalom l’ex iridato jr sta sbagliando tanto, nella specialità che due anni fa a Palisades Tahoe gli ha regalato il primo successo in CdM, tra le porte larghe il livello di Steen Olsen è davvero strepitoso e l’idea è che sia l’unico, in vari frangenti e diverse condizioni, a potersela giocare con Odermatt, non a caso è pure secondo nella graduatoria di specialità a -71 pt dal fenomeno di Buochs.

“E’ stato un periodo duro in slalom, oggi è una giornata meravigliosa anche se con questa pioggia – ha detto ai microfoni FIS Alexander nell’immediato post gara – Noi sapevamo, visto che ci alleniamo spesso in condizioni simili, di poterci adattare bene, ma era importante mantenere, tra le due manches, lo stato mentale giusto pensando solo a sciare alla mia maniera, senza condizionamenti, lasciando sempre andare lo sci senza ragionare troppo.

I Mondiali? Non ci sto pensando sinceramente, sono esclusivamente concentrato su ogni gara”.

E’ stata doppietta norge (la quarta di stagione considerando che in precedenza, tra il gigante di Soelden e lo slalom di Wengen, erano arrivate due clamorose triplette e poi tra i pali stretti in Val d’Isère l’uno-due con Kristoffersen e McGrath), con Henrik Kristoffersen secondo e costretto a rinviare l’appuntamento con l’ottavo gigante nel palmares, a quasi 3 anni dagli ultimi messi nel paniere, per quello che è il podio n° 92 nel massimo circuito, raggiungendo al 5° posto all-time un altro grandissimo come Benni Raich.

E domani in slalom, il campione del mondo di specialità proverà a riprendersi il pettorale rosso su una delle sue piste preferite, già firmata quattro volte e dove, esattamente 11 anni fa, ottenne la prima delle sue trentuno gemme: “Amo Schladming, lo sapete – ha dichiarato a Eurosport, dopo aver tagliato il traguardo gridando “questa è casa mia” – Voglio congratularmi con Alex, ha fatto davvero qualcosa di grande, e al tempo stesso mi dispiace per Loic, che è un grande amico e ha perso anche il podio, ma se Odermatt è sempre lì anche quanto deve rimontare, un motivo deve pure esserci perché parliamo di un vero campione.

Le condizioni? Erano ok, io ho perso la linea in alto e lasciato molto, ma è stata in generale davvero una buona gara. Lo slalom? Mi piace tanto gareggiare qui in notturna, è un contesto unico, vedremo come andrà”.

Per Marco Odermatt, beffando proprio Meillard (che ad una manche sottotono ci ha pure aggiunto un errore clamoroso sul muro finale, perdendo la piazza d’onore che era quasi cosa fatta, ndr) di un solo centesimo, è arrivato l’81esimo podio ormai insperato, tra la brutta prima e una seconda sì buona, ma non “da Odermatt” considerando specialmente il settore conclusivo. “Mai avrei pensato di ottenere un risultato così – ha ammesso lo stesso leader di coppa – Era una gara molto difficile oggi, una vera sfida che è bello finire sul podio, anche se a quel punto speravo che vincesse Loic”.