McGrath questa volta non sbaglia, è sua Wengen nel giorno di una leggendaria tripletta norge!

Era il 1° marzo 1998, la località coreana di Yongpyong, con Furuseth in trionfo davanti al compianto Jagge e all’iridato Stiansen.

Quasi 27 anni più tardi, se parliamo di slalom visto che in gigante c’erano già riusciti all’inizio di questa stagione a Soelden, è di nuovo podio tutto norvegese tra i pali stretti con Atle Lie Mcgrath, Timon Haugan e Henrik Kristoffersen che fanno la storia in un tempio come Wengen.

Il classe 2000 è il quinto vichingo a vincere in stagione e lo fa nella maniera più difficile, con tutta la pressione del mondo non solo per il miglior tempo firmato nella 1^ manche, ma anche perché in quel modo era uscito a Campiglio e poi la gara successiva di Adelboden era andata male; partito con 99 centesimi di vantaggio, McGrath ha visto ridurre il suo margine sino a 0”18 sul trionfatore dello slalom in Alta Badia, ma basta e avanza per il terzo hurrà in Coppa del Mondo, che al fenomenale slalomgigantista scandinavo mancava da quasi 3 anni, quando nel marzo 2022 infilò in serie Flachau e le finali a Courchevel, dove poi si fece nuovamente male al ginocchio nel Mondiale del febbraio 2023.

Il gesto più bello è stato vedere Haugan volare in pista a festeggiare il compagno, come se avesse vinto lui, in grado di piazzare una seconda manche fantastica per risalire da decimo a secondo, bruciando di 11 centesimi pure Kristoffersen. Il padrone di Wengen (3 vittorie qui) firma il podio numero 91 e, pur pasticciando un po’ nel cuore della prova decisiva, prende 60 punti chiave per respingere di nuovo Meillard e Noel nella graduatoria di specialità (lo svizzero ora si trova a -65, il transalpino a 71 lunghezze).

Dopo il trionfo totale nelle gare di velocità in casa, sul Lauberhorn, gli svizzeri devono accontentarsi dei piazzamenti dal 4° al 6°: Tanguy Nef, grandioso terzo nella 1^ manche col pettorale 20, arriva a soli 4 centesimi dal suo primo podio, Loic Meillard recupera furiosamente 19 posizioni (miglior tempo nella 2^) ed è quinto a 0”46 dal vincitore, 3 centesimi meglio di Daniel Yule che scende dal 4° al 6° con una seconda più difficile.

Classifica cortissima e che bello rivedere Marco Schwarz in quota, 7° ad appena 0”53, davanti al compagno Feller, a Rassat che piazza di nuovo la sua miglior gara chiudendo 9° (prima top ten per il francese), migliore dei suoi visto che Amiez rotola sino al 17° posto con un grave errore e Noel è appena undicesimo (+ 0”73), alle spalle anche di Albert Popov.

Dietro al campione olimpico un altro deluso, Lucas Pinheiro Braathen (distante 8 decimi dalla vetta), poi il 13° anonimo di Strasser, Gstrein e una bella top 15 per il belga Marchant.

L’Italia è davvero nulla anche oggi: 27° posto per Tobias Kastlunger (+ 2”28), unico azzurro a qualificarsi, per il rotto della cuffia con un centesimo su Gross. Il marebbano ci ha provato nella seconda manche, ma un grave errore l’ha condannato a finire quasi in fondo alla classifica. L’era post Del Dio (che non verrà sostituito per il resto della stagione) è cominciata alla stessa maniera dei primi sei slalom dell’anno.

Ora Kitzbuehel, da martedì la prima prova sulla pista-tempio: la Streif.

CLICCA QUI PER IL RISULTATO COMPLETO DELLA GARA

SLALOM MASCHILE – Wengen

1° Atle Lie Mcgrath in 1’45”94

2° Timon Haugan + 0”18

3° Henrik Kristoffersen + 0”29

4° Tanguy Nef + 0”33

5° Loic Meillard + 0”46

6° Daniel Yule + 0”49

7° Marco Schwarz + 0”53

8° Manuel Feller + 0”60

9° Paco Rassat + 0”61

10° Albert Popov + 0”67

27° Tobias Kastlunger + 2”28

DNQ Stefano Gross

DNQ Alex Vinatzer

DNF1 Simon Maurberger