Quattro azzurri in top ten nella 1^ prova a Bormio, fiducia in casa Italia. Paris: "Pista da divertirsi"

Quattro azzurri in top ten, ma anche Giovanni Franzoni ottimo 13°, a 1”72 dal leader di giornata Cyprien Sarrazin.

L'Italjet è lì davanti al termine del primo dei due training in programma sulla Stelvio di Bormio, dove giovedì (ore 11.30) ci sarà la terza discesa di stagione, sempre su nevi italiane dopo le due sulla Saslong. E poi sarà tempo di super-g, con Mattia Casse pronto a fare bene in entrambi gli appuntamenti valtellinesi. Il “trattore” oggi ha chiuso 3°, a 49 centesimi dalla vetta, e tramite l'ufficio stampa dell'evento bormino ha analizzato la situazione della pista trovata per l'approccio a questa seconda tappa di velocità: “Fa un po' caldo, ma le condizioni sono buone – le parole di Casse – Sono riusciti a preparare una pista ottima, più umana rispetto agli scorsi anni ma sempre dura ed esigente. Bella da sciare”.

Dominik Paris, il Re della Stelvio con le sue sette vittorie (sei in discesa, una in super-g), ha chiuso 7° a 1”37 e nella prima metà del training ha già dimostrato che sta bene, eccome. “E' sempre bello tornare qui – spiega il vincitore di gara-2 in Val Gardena - Quest'anno ancora più bello, visto che sto sciando meglio: la prima ricognizione qui ti spaventa sempre, ma da sciare è divertente. Si tiene bene sul ghiaccio ed è sempre mossa”.

Christof Innerhofer, 20° a 2”09 da Sarrazin. “Devo dire che la pista è veramente fantastica, mi piace anche se oggi non sono riuscito a trovare buone sensazioni; posso fare molto meglio e dovrò lavorare sul set-up, è solo questione di trovare piccoli aggiustamenti”.

“Sbatte, mi piace, oggi sono sceso con calma ma vediamo come andrà verso giovedì”, il commento di Florian Schieder, a ridosso della top 30 con due secondi e mezzo di ritardo. Infine il padrone di casa, il bormino doc Pietro Zazzi che ha chiuso gran 9° in questa prima prova: “Siamo tornati sulla pista più bella del mondo, oggi è andata bene e ci sarà da capire il meteo per i prossimi giorni. Siamo belli carichi...”.