Clamorosa 2^ manche del trentino (seconda volta sul podio in CdM dopo oltre 3 anni) nel gigante simbolo di Adelboden, mentre il re del circo bianco scrive la storia con la quarta perla consecutiva qui come Stenmark. Grande gara anche di Pippo Della Vite, che torna a punti sfiorando la top ten.
Un podio del genere, sulla pista che è il tempio del gigante, con il miglior tempo nella seconda manche dando quasi 4 decimi anche a Marco Odermatt che già era chiamato a rimontare, è semplicemente un sogno.
Un sogno che diventa realtà per Luca De Aliprandini, straordinario protagonista della gara che ha chiuso il fantastico week-end di Adelboden, con la Chuenisbargli che l’ex vice campione del mondo già provò a conquistare nel 2020, quando era al comando dopo la 1^ manche (davanti a Borsotti) e uscì sul più bello, che è ancora di Marco Odermatt e della Svizzera che completa un’altra doppietta con Loic Meillard secondo e piegato nel finale.
Sul terzo gradino, per un podio che gli mancava da oltre 3 anni (quando fu 2° dietro a “Odi” in Alta Badia, era il dicembre 2021 e per l’Italia del gigante era l’ultima top-3 in coppa, mentre ad Adelboden l’ultimo azzurro sul podio era stato Blardone nel 2012), ecco il 34enne trentino. Attenzione, però, perché oggi Luca ha dato la sensazione di poterla anche vincere, se pensiamo che il gravissimo errore commesso in avvio di 1^ manche gli è costato quasi un secondo e mezzo, tanto da chiudere (andando poi alla pari di Meillard) a 1”40, con il 12° crono.
Certo, poi c’è stato un piccolo vantaggio di pista (che comunque ha retto alla grande) partendo così indietro, ma la qualità della sciata dell’azzurro oggi è stata sensazione, per chiudere a 69 centesimi da un Odermatt che fa ancora la storia, vincendo per la quarta volta consecutiva il gigante simbolo come Ingemar Stenmark (che ci riuscì dal ’79 all’82, poi aggiunse la quinta perla nell’84), facendo impazzire quasi 40mila tifosi.
Una tribuna meravigliosa che, quando ha atteso Loic Meillard quale ultimo a scendere, ha potuto brindare ad una nuova doppietta, con il 28enne di Neuchatel che, proprio come nella 1^ manche, ha lasciato oltre mezzo secondo sul muro finale, perdendo lì la possibilità di conquistare la prima gara in stagione.
Sarà secondo a 2 decimi da “Odi”, che infila così nella sua collana da leggenda il successo numero 42 in CdM (il 26esimo in gigante), per il podio numero 78 e la quinta vittoria di stagione, con un numero assurdo per salvarsi dall’uscita, incrociando gli sci prima dell’attacco muro della Chuenisbargli, il ripido più difficile al mondo, in quello che alla fine risulterà il momento cruciale.
Per il buon Loic, 26 podi in coppa e un’altra piazza d’onore nel 2024/25 dopo le due in slalom, con una nazionale elvetica di nuovo pigliatutto, se pensiamo che al 4° posto, seppur distante 1”14, c’è Thomas Tumler.
C’è stata grandissima selezione nella 2^ manche, tanto che Zubcic è quinto ma beccando 1”46, con Haugan 6° a 1”73 e miglior norge visto quanto accaduto ai compagni: Kristoffersen, 2° a metà gara, esce quasi subito (primo out stagionale per HK94), McGrath (che era 4°) pure e finendo nelle reti, ma senza danni. In più, sfortunatissimo Steen Olsen (che aveva girato all’8° posto dopo la 1^) che perde la presa del bastoncino e, dopo qualche porta in condizioni complicate, deraglia.
Si prende il 7° posto, dimostrando che il 4° nella tormenta della Val d’Isère non era stato un caso, Luca Aerni che completa il tripudio rossocrociato anticipando Verdu, un discreto Schwarz e Radamus, che lascia fuori dalla top ten per un solo centesimo Filippo Della Vite.
Non solo De Aliprandini, la bella notizia di giornata per l’Italgigante è pure la prima volta in stagione a punti del bergamasco, che attacca senza remore e dal 15° (col pettorale 28, era stato già bravissimo stamattina) chiuderà 11°. Meno bene Alex Vinatzer, mai in fiducia e 18° a 3”35, mentre Giovanni Borsotti, che si era qualificato col 27° crono, è finito fuori quasi immediatamente nella manche decisiva. In top 15 anche Pinturault, lontano dal suo top ma discreto 12° e primo francese (con Anguenot out nella prova d'apertura) appena davanti a Favrot, mentre Kranjec continua il suo momento difficile e sarà 14° seguito da Feller.
Odermatt vola via nella generale, ma pure nella graduatoria di gigante con 101 pt su Kristoffersen dopo la terza vittoria consecutiva tra le porte larghe che segue le due uscite (tre considerando le finali di Saalbach) iniziali.
E da martedì prima prova a Wengen, dove lo scorso anno il fenomeno nidvaldese vinse per la prima volta in discesa…
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GIGANTE MASCHILE – ADELBODEN
1° Marco Odermatt in 2’27”55
2° Loic Meillard + 0”20
3° Luca De Aliprandini + 0”69
4° Thomas Tumler + 1”14
5° Filip Zubcic + 1”46
6° Timon Haugan + 1”73
7° Luca Aerni + 1”86
8° Joan Verdu + 2”12
9° Marco Schwarz + 2”13
10° River Radamus + 2”38
11° Filippo Della Vite + 2”39
18° Alex Vinatzer + 3”35
DNF2 Giovanni Borsotti
DNF1 Giovanni Franzoni
DNF1 Simon Talacci
Slalom Gigante Maschile Replaces: 11.01.2025 Adelboden (SUI)
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Domenica 12 Gennaio, 12:50BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Gabiet | 10/11 | 20-40 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 30-50 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 40-60 cm |
Plan de Corones | 34/34 | 5-40 cm |
Gressoney-La-Trinitè | 10/11 | 20-40 cm |
Rivisondoli | 22/24 | 50-80 cm |
Alpe di Siusi | 23/24 | 60-85 cm |
Champoluc | 10/10 | 20-50 cm |
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