Svindal festeggia il 25° successo in Coppa: "Pista durissima!"

AKSEL LUND SVINDAL: "Bormio è una gara tremenda. Solitamente si decide in fondo, quando tutti sono stanchi; lì tu devi cercare di spingere ancora un po' di più. La prima parte quest'anno era molto mossa, per cui era difficile essere precisi in queste condizioni. La Stelvio è una pista che diventa più dura a seconda delle condizioni che trovi ogni anno. Forse non sarà stata una gara spettacolare come altre stagioni, ma certo è sempre dura". 

HANNES REICHELT: "Adoro questa pista per molti motivi, anche per il successo di un anno fa con Paris. Ho vissuto momenti felici su questo tracciato e spero altri ne arrivino. E' stato un grande 2013 per me e non vedo l'ora che arrivi il 2014". 

ERIC GUAY: "Ho sciato bene oggi, mi sono giocato le mie chances. Qualche errore nella parte bassa mi è costato la vittoria, forse, ma mi sento in fiducia e vedo la forma crescere di gara in gara".

CHRISTOF INNERHOFER: "Ho cambiato scarponi stamattina usandone un tipo più duro. Sono soddisfato della mia prova, nello stato attuale non potevo fare onestamente di più perchè con la nevicata di queste ore la neve richiedeva una morbidezza che non mi appartiene. Ho preso ugualmente tutti i rischi che dovevo prendere nella parte alta, sotto ho trovato le giuste tracce e sono riuscito a recuperare qualche decimo. Ci ho provato, ringrazio i tanti tifosi che ci hanno sostenuti su una pista a cui sono molto legato perchè qui ottenni la mia prima vittoria in Coppa del mondo. Esco da questa gara con tanta fiducia, la forma cresce e guardo con serenità al futuro perchè arrivano le gare che mi piacciono".

SILVANO VARETTONI: "Sapevo che nella parte bassa della pista avrei dovuto limitare i danni e ci sono riuscito. Sopra mi sono sentito veramente bene, adesso voglio continuare a sciare in questo modo e continuare a crescere".

PETER FILL: "Ho fatto una gara discreta, sotto sono andato bene, sopra la neve mi ha frenato un po', ci voleva maggiore fortuna ma non può andare sempre bene. Mi ha un po' penalizzato la visibilità che, quando sono partito io non era un granché nella parte alta. Poi è migliorata e infatti sono arrivati atleti con pettorali più alti che ne hanno approfittato".