Vinatzer c'è, la squadra azzurra... meno. De Aliprandini: "Non avevo aspettative, pensiamo al gigante"

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Vinatzer c'è, la squadra azzurra... meno. De Aliprandini: "Non avevo aspettative, pensiamo al gigante"

Il parallelo di Lech/Zuers ha visto solo il gardenese superare il taglio (con l'11° crono, ora agli ottavi sfida con Read). Le parole del vice campione del mondo e di Maurberger, rimasto fuori per poco più di due decimi.

Alex Vinatzer c'è, la squadra azzurra nel suo complesso deve ancora lavorare molto su questa specialità, ma non è una novità in senso assoluto.

Le qualificazioni mattutine del parallelo di Lech/Zuers hanno visto solo un alfiere della nazionale entrare tra i 16 che si giocheranno, dalle ore 16.00, la zona podio; il classe '99 gardenese ha firmato l'undicesimo crono e non è una sorpresa, visto che si è dedicato parecchio alla disciplina, in particolare negli ultimi giorni a Livigno, visto che il potenziale non manca ragionando in ottica futura.

Alex ora si scontrerà nella doppia run degli ottavi di finale con Erik Read (6° tempo), poi eventualmente ai quarti potrebbe vedersela con Henrik Kristoffersen, 3° su un tracciato che già nel 2020 vide il norvegese grande protagonista con la seconda piazza finale.

In casa Italia, non ce l'hanno fatta Simon Maurberger, Giovanni Borsotti, Hannes Zingerle e Luca De Aliprandini, che ha pagato tanto nella prima run e poi si è dovuto accontentare del 37° crono complessivo. “E' una disciplina nuova, cambia moltissimo in base alla neve, alla pista – ha detto il vice campione del mondo di gigante a fisi.org - Cambia anche la velocità e io faccio fatica quando la neve è più lenta.

Questa è una neve che fa un po' di “colla”, ma sinceramente ero arrivato senza particolari obiettivi. Sto sciando molto bene in gigante e considero questa gara come un extra alle mie gare. Spiace sempre perché quando c'è una gara si cerca il risultato, cercherò di rifarmi in gigante (a partire da Val d'Isère, il prossimo 11 dicembre)”.

“Sono abbastanza soddisfatto della seconda manche - ha dichiarato invece Simon Maurberger, 26° e secondo degli azzurri - mentre non mi sono piaciuto nella prima, troppi errori e ho buttato via una bellissima gara. E' una prova divertente, anche se può essere pericolosa per la vicinanza dei due atleti in pista”.

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