La Germania spezza la "maledizione della Caduta del Muro". Italia ottima 4^

Infatti al successo ottenuto dalla Germania Ovest ai Giochi olimpici Calgary 1988 non avevano più fatto seguito affermazioni nei team event né in ambito iridato, né in competizioni a Cinque cerchi.

Questo lunghissimo digiuno ha avuto termine quest'oggi per merito di Tino Edelmann, Eric Frenzel, Fabian Rießle e Johannes Rydzek. I tedeschi hanno sempre fatto da lepre, se si eccettua un breve momento al lancio in cui, su impulso di una partenza a spron battuto di Magnus Moan, al comando si è formato un quintetto poi frantumato proprio da un attacco di Edelmann.

Si è ben presto capito come l'avversaria della Germania in chiave vittoria sarebbe stata la Norvegia. Frenzel ha come prevedibile guadagnato terreno su Håvard Klemetsen, dopodiché Rießle è riuscito a impedire l'aggancio a Mikko Kokslien. Infine Rydzek ha addirittura preso il largo su Jørgen Graabak involandosi verso un trionfo ottenuto in maniera molto significativa.

Infatti la prima medaglia d'oro della Germania unita è stata ottenuta con quattro combinatisti provenienti da altrettanti Länder diversi, due dell'Ovest (Baviera con Rydzek, Baden-Württemberg con Rießle) e due dell'Est (Sassonia con Frenzel, Turingia con Edelmann).

La Norvegia, come detto formata da Moan, Klemetsen, Kokslien e Graabak ha conquistato l'argento. Non si può certo parlare di delusione a tutto tondo, ma indubbiamente gli scandinavi apparivano leggermente favoriti per il successo dopo il segmento di salto. In ogni caso si tratta del loro primo podio iridato di Falun 2015 nella combinata nordica.

Medaglia di bronzo per la Francia, formata da François Braud, Maxime Laheurte, Sebastian Lacroix e Jason Lamy-Chappuis. I transalpini si sono confermati sul podio dopo aver vinto in Val di Fiemme nel 2013 rimanendo sempre a bagnomaria rispetto a teutonici e norvegesi, ma comunque mantenendo perennemente margine di sicurezza sugli inseguitori.

Sono uscite rapidamente dalla lotta per le medaglie l'Austria e il Giappone, per le quali invece il vocabolo "delusione" è azzeccato. Non tanto per essere rimasti fuori dal podio, quanto per non aver mai rappresentato un fattore nella corsa alla top-three.

Peraltro queste due squadre sul traguardo sono state battute in volata dall'Italia che ha ottenuto un'eccellente quarto posto.

Qualcuno dirà che ai Mondiali contano solo le medaglie, ed è vero fino a un certo punto, perché in realtà per il movimento italiano - oggi rappresentato da Armin Bauer, Lukas Runggaldier, Samuel Costa e Alessandro Pittin - il risultato odierno va oltre ogni più rosea aspettativa della vigilia.

MONDIALI FALUN - STAFFETTA
1. GERMANIA [GER] 44'20"7
2. NORVEGIA [NOR] a 23"1
3. FRANCIA [FRA] a 39"6
4. ITALIA [ITA] a 1'10"1
5. AUSTRIA [AUT] a 1'10"5
6. GIAPPONE [JPN] a 1'11"5

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Archiviate le due gare con salto su Normal Hill, nei prossimi giorni verranno affrontate le prove con salto su Large Hill. Giovedì 26 si disputerà la prova individuale, mentre sabato 28 la team sprint.