Sapporo desiste per l'edizione 2030 dei Giochi invernali: rimangono in corsa Francia e Svezia

Sapporo desiste all'edizione 2030. Francia e Svezia le candidate più adeguate
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Sapporo desiste per l'edizione 2030 dei Giochi invernali: rimangono in corsa Francia e Svezia

Cambia lo scenario per il post Milano Cortina, con la rinuncia da parte dei giapponesi: per la seconda edizione consecutiva si rimarrà quasi certamente in Europa.

La città nipponica di Sapporo ha ufficialmente ritirato la sua candidatura per i Giochi Olimpici Invernali del 2030. La travagliata vicenda che si lega all'edizione estiva di Tokyo 2020 è stata decisiva in tal senso. La sede delle Olimpiadi 1972 era la favorita tra le candidate presenti nelle prime fasi di questo percorso travagliato delle possibili città ospitanti i Giochi fra sette anni. Il sindaco della città, Katsuhiro Akimoto, ha commentato: "E' difficile che la gente di Sapporo capisca questa decisione sulle Olimpiadi del 2030, ma Sapporo valuterà proposte dal 2034 in avanti".

La resa del Giappone si aggiunge così a quella degli spagnoli con Barcellona-Pirenei e ai canadesi che avrebbero voluto riprovarci con Vancouver, lasciando la sola e titubante Salt Lake City tra le quattro originarie candidate, anche se l'idea nello stato della Utah è quella di puntare al 2034. Campo libero per un bis europeo dopo Milano Cortina 2026? Pare proprio di sì, con la Svezia e la Francia a sfidarsi.

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