Dominik Windisch: "Per fortuna che Svendsen mi ha sorpassato!", Koukalova: "Al terzo poligono mi tremavano le gambe"

Martin Fourcade: “Nell’arco della mia carriera ho dovuto prendere parecchie decisioni difficili come quelledi oggi. Ogni tanto è meglio aspettare che il vento si plachi, come accaduto oggi. Ogni tanto invece rimpiangi il fatto di non aver sparato rapidamente, perché il giro di penalità è il minire dei mali. Il mio obiettivo era quello di stare calmo. Dopo il primo tiro ho capito di avere la possibilità di vincere. Sono molto contento di aver trovato lo zero all’ultimo poligono. Il mio idolo è sempre stato Raphael Poirée, e mi ricordo come sapeva gestire il poligono. Se stavo bene? Sicuramente durante le vacanze mia figlia mi ha aiutato a recuperare le energie dopo le fatiche di dicembre.”

Arnd Peiffer: “Sono molto felice di essere salito sul podio. Nell’ultimo giro me la sono proprio goduta, perché sapevo di avere vantaggio. Non c’è niente di meglio di una scampagnata fino al traguardo. Sono molto sorpreso del fatto che nonostante un doppio errore in piedi al quarto poligono sia riuscito a chiudere secondo. Inoltre non ho proprio idea di come Martin abbia fatto a sparare senza penalità. Il mio fucile si muoveva in continuazione e ci ho messo parecchio per mirare adeguatamente ai bersagli ”

Dominik Windisch: "A terra ho lavorato molto pulito, azzerando bene nel riscaldamento e in gara mi sono sentito bene. In piedi il vento era regolare ma forte, quindi ho provato a fermarmi e a mirare ma era impossibile, quindi mi sono detto che era meglio tenere un certo ritmo e per tutti i colpi, almeno ho risparmiato tempo anche se ho sbagliato un po' troppo. Nell'ultimo giro sentivo che il tedesco e il russo stavano rimontando, quando ho visto Svendsen che andava un po' piano mi sono messo davanti, ho pensato anche che non avrei dovuto farlo perché rischiavo di tirargli la volata. Fortunatamente il norvegese mi ha ripassato a poche centinaia di metri e in quel momento ho capito che avrei potuto batterlo, al suo posto non l'avrei fatto. Così ho sfruttato la scia e allo sprint non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Il segreto nel mio miglioramento è nel tiro, la forma sugli sci è più o meno la stessa degli anni scorsi. Domenica nella mass start partirò per divertirmi, sapendo che è la mia distanza preferita".

Marie Dorin Habert: “Ho visto la gara di Martin Fourcade e mi ha ispirato, è stato semplicemente eccezionale, si è dimostrato così forte. Allora mi ha dato fiducia e ho pensato che anche io oggi avrei potuto vincere. Non ho pensato molto alla tattica in pista, l’unica accortezza è stata quella di cercare di stare con Kaisa all’inizio perché sapevo che era molto forte. Ho sentito meno del solito la pressione al poligono et voilà, è arrivato un bel risultato”.

Gabriela Koukalova: “Al primo poligono in piedi ero così nervosa che le mie gambe stavano letteralmente tremando. Non so se questo abbia a che fare con il fatto che negli ultimi due giorni abbia avuto problemi a dormire, non è molto bello svegliarsi e scoprire che sono le quattro del mattino senza riuscire a riprendere sonno”

Kaisa Mäkäräinen: “Sono felice di non aver dovuto tirare al massimo nell’ultimo giro. Ieri sera mi hanno aiutato dei massaggi, ho provato a rilassarmi. Sono sempre contenta quando arrivo sul podio, perché significa aver ottenuto un buon risultato. Ovviamente avrei voluto ottenere la prima vittoria della stagione e pensavo che oggi sarebbe stata la giornata giusta. Mi sono sentita ancora molto stanca, dal terzo giro in poi sciare è diventato pesantissimo e non riuscivo più a tenere il ritmo che avrei voluto”.