Darya Domracheva tornerà proprio nella tappa delle assenti? [Presentazione]

ATTUALITA'
A tenere banco sono soprattutto due vicende. La prima riguarda Darya Domracheva che, a meno di imprevisti dell'ultima ora, farà il suo ritorno in Coppa del Mondo a 654 giorni dalla sua ultima presenza.

La trentenne bielorussa, diventata mamma a inizio ottobre, rientrerà proprio in una tappa caratterizzata da parecchie assenze.

Su tutte quella, parziale, di Laura Dahlmeier. La leader della classifica generale ha deciso di disertare la sprint e l'inseguimento per recuperare meglio dopo le fatiche di dicembre e lanciarsi verso una lunga volata che la porterà fino ai Mondiali.

Pertanto le inseguitrici avranno l'opportunità di ricucire lo strappo nell'ordine dei 100 punti dal pettorale giallo.

Mancheranno però altre atlete di primissimo piano. Certa l'assenza di altre tre ragazze comprese nelle prime trenta posizioni della graduatoria assoluta: Franziska Preuss (12^), Tiril Eckhoff (16^) e Anna Magnusson (25^), a cui possono essere aggiunti quelli di Emma Nilsson (36^), Anastasiya Kuzmina (42^), Hanna Öberg (43^) e Denise Herrmann (44^).

Dunque, in contesto dalla concorrenza più ridotta rispetto al consueto, sarà una ghiotta occasione per le italiane per scalare posizioni e provare a qualificarsi alla mass start di domenica.

STORIA
Oberhof ha fatto la sua comparsa nel calendario femminile a partire dalla stagione 1990-'91 trovando spazio a inverni alterni fino alla fine del XX secolo. Con l'arrivo del III millennio l'impianto della Turingia è invece diventato una classica, trovando collocazione fissa come prima tappa del mese di gennaio (eccezion fatta per il 2003-'04, anno in cui si gareggiò in febbraio per ospitare i Mondiali).

Va ricordato come nel corso del tempo abbia dovuto subire due cancellazioni dovute a scarso innevamento. La prima nel 1993, anno in cui l'evento fu recuperato in Val Ridanna, la seconda nel 2016, quando si tennero due tappe a Ruhpolding.

La particolarità di questo complesso è avere quello che viene unanimemente considerato il poligono più complicato dell'intero circuito, poiché - oltre a essere sovente flagellato da vento e nebbia - vi si arriva dopo 600 metri di piano difficilissimi da gestire dal punto di vista dello sforzo, soprattutto se – come avviene il più delle volte – le atlete si trovano controvento. Lo “zero”, quindi, può avere un peso specifico molto maggiore rispetto ad altre location.

Sino a questo momento nella DKB-Ski-Arena si sono disputate 45 gare femminili individuali di primo livello (3 quindici km, 20 sprint, 10 inseguimenti, 12 mass start), di cui quattro con valore iridato.

Sono 22 le atlete con almeno una vittoria. Tra di esse spiccano Magdalena Forsberg e Liv Grete Poirée, capaci di imporsi in 6 occasioni. La svedese detiene il record di successi consecutivi (3, peraltro ottenuti nell'arco di tre giorni nel gennaio 2001). La norvegese invece è stata la protagonista assoluta dei Mondiali 2004, quando conquistò ben 4 medaglie d'oro: 3 individuali (sprint, inseguimento, mass start) più la staffetta.

Riguardo Oberhof non si può dimenticare come questo impianto sia stato il teatro della prima affermazione in Coppa del Mondo di Magdalena Neuner, di cui oggi ricorre il decennale. Era il 5 gennaio del 2007 e la bavarese, all'epoca neppure ventenne, vinse la sprint conquistando il primo dei suoi trentaquattro successi.

Sono solo 3 le donne in attività a essersi già imposte sulle nevi della Turingia: Darya Domracheva (3), Miriam Gössner (1) e Veronika Vitkova (1).

In tema di nazioni, sul gradino più alto della DKB-Ski-Arena hanno sventolato dieci bandiere diverse. La Germania padrona di casa comanda la graduatoria con 14 vittorie inseguita a brevissima distanza dalla Norvegia (12). Terzo posto per la Svezia (7), mentre sono più staccate Ucraina e Bielorussia (3); Russia (2); Francia, Bulgaria, Canada e Repubblica Ceca (1). 

È singolare constatare come superpotenze quali Russia e Francia abbiano vinto così poco. Quantomeno uno dei due successi russi è un oro iridato, conquistato da Olga Pyleva nel 2004. Invece l'unico hurrà transalpino è datatissimo, essendo arrivato 21 gennaio 1995 grazie ad Anne Briand.

ITALIA – STORIA E ATTUALITA’
Nella storia l'Italia ha ottenuto 3 podi, di cui due arrivati nella stessa gara. Il primo è datato 5 gennaio 2000, quando Nathalie Santer si piazzò terza nella sprint. In questo stesso format il 9 gennaio 2015 Dorothea Wierer e Nicole Gontier si sono invece classificate rispettivamente seconda e terza.

Dunque, per quanto riguarda le azzurre in attività, la ventiseienne altoatesina e la venticinquenne valdostana vantano un ingresso nella top-three. Karin Oberhofer è entrata due volte nella top-ten con l’ottavo posto nella già citata sprint del 2015 come miglior risultato. Invece per Federica Sanfilippo, Lisa Vittozzi e Alexia Runggaldier non sono ancora arrivati piazzamenti in zona punti.

PROGRAMMA
6 gennaio – 14.15 – Sprint Femminile
7 gennaio – 14.40 – Inseguimento Femminile
8 gennaio – 14.40 – Mass Start Femminile