Nel Golden Spin secondo posto col botto per Guignard/Fabbri

La coppia di danza azzurra, dopo avere concluso in testa il primo segmento di gara, ha lottato ad armi pari per il successo finale con i quotati statunitensi Madison Hubbell/Zachary Donohue, chiudendo la competizione al posto d’onore.

Al di là del piazzamento, è stato rilevante il risultato ottenuto nella danza libera in quanto, per la prima volta in carriera, gli allievi di Barbara Fusar Poli hanno abbattuto la soglia dei cento punti, come avvenuto prima di oggi solamente per dieci coppie, quattro della quali non più in attività. Tuttavia, la portata dell’impresa di Guignard/Fabbri va ben oltre, visto e considerato che nell’occasione è stato raggiunto il massimo livello a disposizione per ciascun elemento presentato, comprese le complesse sequenze di passi in coppia (cerchio e midline nel caso di specie).  Peraltro, non va dimenticato come per trovare una prestazione tecnica di questo profilo, caratterizzata da un “plebiscito di livelli quattro”, sia necessario tornare alla danza libera olimpica di Davis/White. Il punteggio ottenuto a Zagabria, quasi ventidue lunghezze superiore rispetto al precedente primato personale, oltre a consentire alla coppia di stanza presso l’Agorà di Milano di proiettarsi in una nuova dimensione, è valso il secondo posto nel circuito ISU Challenger Series alle spalle dei fratelli Shibutani.

Ovviamente, Hubbell/Donohue non sono stati da meno riuscendo ad imporsi grazie a valutazioni più elevate su ciascuna componente del programma e ad un riscontro tecnico quasi in linea con quello della coppia azzurra nonostante un livello perso sulla sequenza di passi in cerchio. Al termine di una battaglia sul filo dei decimi, gli allievi di Pasquale Camerlengo sono riusciti a prevalere per ventotto centesimi di punto toccando quota 166,74.

Il podio è stato completato dagli spagnoli Sara Hurtado/Adria Diaz (150,00), che hanno regolato i giovani ucraini Alexandra Nazarova/Maxim Nikitin (148,58).

A margine, non può passare inosservato il fatto che le prime quattro coppie in classifica abbiano ottenuto il rispettivo primato personale, alzando sensibilmente il livello dell’asticella rispetto al passato.

A seguire, con ampio distacco, si sono piazzati i russi Evgenia Kosigina/Nikolai Moroshkin (133,62), che hanno preceduto i finlandesi allenati da Maurizio Margaglio Olesia Karmi/Max Lindholm (117,92).

 

In campo femminile, la finlandese Kiira Korpi (167,81), al ritorno in gara dopo un’assenza di due anni, è riuscita a coronare una rimonta vincente risalendo dalla quarta posizione occupata al termine del programma corto. La ventiseienne di Tampere, nonostante abbia dichiarato di avere eseguito l’intero libero solamente tre volte prima dell'impegno di Zagabria, è riuscita a superare il limite tecnico per prendere parte ai Campionati Mondiali e, ovviamente, ha fatto la differenza rispetto alle avversarie grazie alle valutazioni sulle componenti del programma, in assoluto le migliori della tappa. Va da sè che, in vista di appuntamenti più rinomati, sarà importante incrementare il contenuto tecnico sul fronte dei salti in quanto oggi sono stati completati due doppi axel, un triplo rittberger e un triplo flip.

In seconda posizione si è piazzata la ventunenne russa Maria Artemieva (166,48), sconfitta per un’incollatura, ma soddisfatta per avere ritoccato i primati personali in ogni segmento di gara. La compagna di Konstantin Menshov ha mancato il successo per via di una caduta sul triplo rittberger e degli atterraggi problematici sui due doppi axel. Importanti progressi anche per Nicole Rajicova (159,55), autrice di una rimonta dalla sesta posizione propiziata dal migliore programma libero della carriera con tanto di punteggio tecnico più alto della competizione. In particolare, la diciannovenne slovacca ha palesato un'ottima padronanza del triplo lutz, eseguendo l'elemento in due occasioni in maniera egregia.

Il Golden Spin si è rivelato un autentico trionfo anche per la slovena Dasa Grm (150,32), capace di archiviare i limiti tecnici per i Campionati mondiali e convincente quarta con il primato personale e nazionale migliorato di oltre trenta punti.

La ventitreenne di Celje ha preceduto la russa Diana Pervushkina  (148,56), la svedese Isabelle Olsson (148,10), la lituana Aleksandra Golovkina (145,87), la statunitense Mariah Bell (144,80) e la norvegese Anne line Gjersem (139,88), chi più chi meno al di sotto delle aspettative nel programma libero.

Roberta Rodeghiero (128,26), unica italiana in gara, ha recuperato quattro posizioni rispetto allo short-program, ma non è andata oltre la quattordicesima piazza archiviando il risultato peggiore del primo scorcio di stagione. Nel segmento più lungo di gara, fatali si sono rivelate le cadute sul secondo triplo flip e sul triplo salchow, senza dimenticare un triplo lutz dal filo sospetto e un rittberger doppio anzichè triplo. A conti fatti, l'allieva di Franca Bianconi ha completato un doppio axel e quattro salti tripli, compreso il lutz di cui sopra.

ISU CHALLENGER SERIES CLASSIFICHE FINALI

DANZA

1) 329,32 – (USA) SHIBUTANI/SHIBUTANI
2) 310,40 - (ITA) GUIGNARD/FABBRI
3) 285,83 – (UKR) NAZAROVA/NIKITIN

COPPIE DI ARTISTICO

1) 329,34 – (USA) SCIMECA/KNIERIM
2) 325,08 – (USA) DENNEY/FRAZIER
3) 312,64 – (USA) CALALANG/SIDUU

SETTORE MASCHILE

1) 468,10 – (CZE) BREZINA Michal
2) 450,31 – (RUS) PETROV Alexander
3) 440,54 – (RUS) MENSHOV Konstantin

SETTORE FEMMINILE

1) 389,97 – (RUS) TUKTAMYSHEVA Elizaveta
2) 335,00 – (RUS) LEONOVA Alena
3) 326,65 – (USA) MILLER Hannah