Testa/Csolley e gli atleti dell'Europa dell'est sugli scudi nella Volvo Cup di Riga

Testa/Csolley e gli atleti dell'est europeo protagonisti della Volvo Cup di Riga
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Testa/Csolley e gli atleti dell'Europa dell'est sugli scudi nella Volvo Cup di Riga

Si sono concluse oggi le competizioni senior della Volvo Cup, settima tappa del circuito ISU Challeger Series ospitata dal "Volvo Ice Rink" di Riga.

L’evento lettone, giunto alla venticinquesima edizione, ha regalato soddisfazioni importanti al pubblico di casa, galvanizzato dal successo nella gara femminile dell’emergente Angelina Kuchvalska.

Il risultato, per la verità, non sorprende più di tanto gli addetti ai lavori in quanto la federazione lettone ha sviluppato con umiltà e pazienza un progetto partito da lontano, che sta dando frutti importanti e che nei prossimi anni consentirà di avere stabilmente più atleti nelle prime dieci posizioni a livello di campionati continentali.

Kuchvalska (146,08), quindicenne di Riga già messasi in luce nel circuito di Junior Grand Prix, è stata strepitosa nella prima metà del programma libero nel corso della quale ha messo insieme cinque salti tripli, tra cui due lutz ed una combinazione triplo salchow/triplo toeloop/doppio rittberger. Un calo nella parte finale non ha comunque macchiato una prestazione nettamente superiore alla concorrenza dal punto di vista tecnico, che le ha consentito di ribaltare il risultato dello short program e di regolare la quindicenne tedesca Lutricia Bock (143,21), interessante prospetto in grado di ben padroneggiare triplo lutz, triplo rittberger e triplo flip, penalizzata oggi da qualche salto sotto ruotato di troppo.

La quindicenne finlandese Jenni Saarinen, tra le favorite della vigilia, si è dovuta accontentare del gradino più basso del podio a causa della consueta prova contraddistinta da alti e bassi, che ha vanificato il successo ottenuto nel programma corto. In positivo, si ricordano il primo triplo rittberger e l’ottima combinazione doppio axel/triplo toeloop, cui hanno fatto da contraltare una rovinosa caduta sul triplo lutz e tanti atterraggi balbettanti.

A seguire, con tanto di nuovo primato personale e minimi tecnici per partecipare ai Mondiali superati, si è piazzata la ventenne Camilla Gjersem (139,35), che ha preceduto la sedicenne lituana Aleksandra Golovkina, autrice del nuovo primato nazionale (130,77).


In campo maschile, si è agevolmente imposto il giovane russo Alexander Petrov (218,78), sempre sul podio nelle sei gare disputate in questa stagione e di recente vincitore della Coupe de Nice. L’allievo di Alexei Mishin ha confermato la costanza di rendimento che ha finora contraddistinto la quasi totalità delle sue prestazioni dominando entrambi i segmenti di gara. Nel programma libero, il quindicenne di San Pietroburgo ha realizzato due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due axel e due lutz, commettendo un’unica sbavatura sul flip di apertura della combinazione con rittberger semplice e triplo salchow, completato doppio anziché triplo.

Il posto d’onore è andato al ventuenne connazionale Gordei Gorshov (205,08), capace di confermarsi sui livelli dell’Ondrej Nepela Trophy di Bratislava concluso in terza posizione, ma privo del cambio di marcia.

Il podio, battente in toto bandiera russa, è stato chiuso dal deludente ventiduenne Artur Dmitriev (189,28), capace di sconfiggere in rimonta l’israeliano Daniel Samohin (183,47), sedicenne che lentamente sta iniziando a trovare il giusto feeling con il quadruplo toeloop.


Tra le coppie di artistico, i debuttanti Kristina Astakhova/Alexei Rogonov (170,34) hanno conquistato il successo precedendo con margine i giovani connazionali Maria Vigalova/Egor Zakroev (162,68), sconfitti in ambedue i programmi di gara.

I nuovi allievi del due volte campione olimpico Artur Dmitriev sono riusciti a fare la differenza grazie alla migliore padronanza dei salti tripli in parallelo e dei lanciati pagando però dazio rispetto ai diretti avversari su buona parte degli elementi di coppia, sollevamenti e triplo twist in primis. In terza posizione si sono piazzati i bielorussi Maria Paliakova/Nikita Bochkov (126,70).


Nella danza, nonostante un’ingenuità sulla trottola del programma libero costata la perdita dell'elemento, il successo è andato ai convincenti italo-slovacchi Federica Testa/Lukas Csolley (140,84), che nell’occasione hanno migliorato il primato nazionale imponendosi in entrambi i segmenti di gara. Gli allievi di Roberto Pelizzola e Paola Mezzadri, assente perchè in Cina al seguito di Cappellini/Lanotte, hanno avuto nettamente la meglio sui sorprendenti bielorussi Viktoria Kavaliova/Yurii Bieliaiev (135,10) e sui coreani Rebeka Kim/Kirill Minov (132,86), capaci di scavalcare nella danza libera i deludenti danesi Laurence Fournier Beaudry/Nikolaj Sorensen (129,36), penalizzati da un’inopinata caduta che li ha privati del valore dei twizzles e quindi di un probabile posto d’onore.


Sul fronte italiano, la Volvo Cup ha lasciato un po’ di amaro in bocca, non tanto per quanto concerne i piazzamenti quanto per le singole prestazioni. Alessandra Cernuschi e Filippo Ambrosini (112,00), quarti su quattro partecipanti nella gara riservata alle coppie di artistico, hanno confermato le difficoltà evidenziate nella gara nazionale di Cortina mettendo insieme ben cinque cadute in due giorni. In particolare, preoccupano i continui passaggi a vuoto su salti lanciati e in parallelo.

Nella gara femminile, Sara Casella (114,82) si è piazzata in undicesima posizione completando due discreti tripli lutz in apertura del programma libero, ma calando progressivamente a testimonianza di uno stato di forma non ancora ottimale. Guia Tagliapietra (111,31) si è, invece, dovuta accontentare della quattordicesima piazza e, rispetto ad altre occasioni, è apparsa decisamente spenta e remissiva. Le sedicenni di Coumayeur si sono distinte in positivo per gli ottimi elementi di trottola presentati, ma a Riga non hanno trovato la quadratura del cerchio sulla stragrande maggioranza degli elementi di salto, atterrati con qualche patema di troppo.

Infine, Federica Bernardi e Saverio Giacomelli (114,28), archiviata una discreta short-dance, hanno faticato nella danza libera perdendo una posizione in classifica e chiudendo al settimo posto. La nuova coppia scuola Forum ha palesato anche oggi qualità su twizzles e rotational lift, ma ha pagato dazio sull’esecuzione delle sequenze di passi costate loro troppi punti rispetto alla concorrenza.


Con i risultati odierni Testa/Csolley e Petrov sono saliti in seconda posizione nelle classifiche di ISU Challenger Series delle rispettive discipline alle spalle dei tedeschi Zhiganshina/Gazsi e dello statunitense Ross Miner.

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