Azzurre padrone sul Rettenbach. Bassino "concentrata sulla seconda", Brignone soddisfatta

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Azzurre padrone sul Rettenbach. Bassino "concentrata sulla seconda", Brignone soddisfatta

Parola alla piemontese e alla valdostana che comandano il gigante d'apertura a Soelden. E Goggia le esalta: "Sono il riferimento mondiale".

Aveva già comandato a metà gara, per la prima volta in carriera, quel gran giorno a Killington dove arrivò, puntualmente, il primo e sinora unico successo in Coppa del Mondo.

Marta Bassino torna davanti a tutte nell'opening di Soelden, scavando un vero e proprio solco con tutte le rivali, ad eccezione di una Federica Brignone che regge il confronto con la compagna e chiude seconda, con 58 centesimi da distacco per cercare quello che sarebbe il bis dopo il trionfo del 2015.

Il terzo hurrà di una gigantista italiana sul Rettenbach sembra molto vicina, ma ai microfoni Rai la stessa 24enne cuneese non si sbilancia e sembra molto serena e già focalizzata sulla 2^ manche, in programma alle ore 13.00. “Ho avvertito sensazioni buone da subito, sapevo che in allenamento stavo sciando bene, ma sono felice di averlo confermato in gara – le prime parole di Marta – Ora serve mantenere la concentrazione per la seconda”.

Decisamente soddisfatta anche Federica Brignone, che non era troppo soddisfatta degli allenamenti pre Soelden in Val Senales. “Non era facile rompere il ghiaccio su una pista del genere e dopo tanto tempo – l'analisi della detentrice della sfera di cristallo sia assoluta che nella disciplina – Non ho sentito bene gli appoggi sino alla lunga a fine muro, ma in generale sono contenta del risultato. Sapevo che Marta sarebbe stata un bel riferimento, visto il suo livello in allenamento. I distacchi alti di Vlhova e Worley? Credo non conti molto, questa è una gara particolare e Petra solitamente entra in forma da dicembre, mentre Tessa credo abbia sbagliato qualcosa. C'è tempo per recuperare nelle prossime settimane, intanto pensiamo alla seconda manche che sarà simile alla prima, visto che Daniele (Simoncelli, il tecnico azzurro) non potrà variare molto con la sola traccia di gara pulita. A noi dovrebbe andare bene così...”.

E poi c'è un'ottima Sofia Goggia, 8^ col pettorale 16 (anche se la pista ha retto ottimamente, con una buonissima base nonostante la nevicata) anche se con qualche recriminazione. “Sono stata un po' irruenta, vedevo poco sul muro e mi sono sdraiata su alcune porte – spiega la bergamasca in casa Rai – Mi sono salvata e spero di poter dare il meglio nella seconda, ma sono contenta di vedere Bassino e Brignone là davanti. Sono il riferimento del gigante mondiale e c'è solo da imparare con loro”. Parole tutt'altro che banali.

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La bergamasca ha ripreso a lavorare a pieno regime, ultime giornate di velocità in Austria prima della partenza per gli Stati Uniti. La vittoria di Federica sul Rettenbach, è il nostro faro e un'ispirazione per tutte le compagne, il ricordo dell'incontro con Roberto Baggio e un obiettivo chiarissimo: farsi trovare pronta alla prima discesa della Coppa del Mondo, il 14 dicembre sulla Birds of Prey.