Petra, la grande rivale delle azzurre: Livio Magoni ci spiega il piano di Vlhova per la coppa

Petra, la grande rivale delle azzurre: Livio Magoni ci spiega il piano di Vlhova per la coppa
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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Petra, la grande rivale delle azzurre: Livio Magoni ci spiega il piano di Vlhova per la coppa

Dopo il 3° posto in rimonta nel gigante inaugurale, la slovacca rimarrà a Soelden per lavorare su parallelo e slalom in vista di Lech e Levi. Il tecnico bergamasco: "Non possiamo dormire".

E' lei la grande rivale di casa Italia, c'erano pochi dubbi prima dell'opening e le conferme sono arrivate anche in gara.

Al netto della situazione di Mikaela Shiffrin, ancora tutta da capire in termini di rientro alle gare e condizione di forma, Petra Vlhova viaggia a tutta birra per giocarsi la Coppa del Mondo assoluta già accarezzata nella scorsa stagione. La 25enne slovacca ha concluso il gigante sul Rettenbach in terza posizione dietro a Bassino e Brignone, con una grande rimonta nella 2^ manche dopo aver firmato solo il 10° tempo nella prima, ad oltre due secondi da Marta. “Ero arrabbiata con me stessa, perchè sapevo di poter fare molto meglio”, ha spiegato Petra in merito a quella prima manche.

E tutt'altro che felice di quella prestazione era certamente anche Livio Magoni, il capo allenatore dello staff in gran parte italiano che vuole portare la nativa di Liptovsky Mikulas in cima al mondo. Parliamoci chiaro: con il parallelo di Lech in programma il prossimo 13 novembre alla ripartenza della coppa, e i due slalom di Levi del 21-22 novembre, lei che ha vinto la coppa di specialità in entrambe le discipline nella stagione 2019/2020, Vlhova potrebbe già fuggire via nella generale, in attesa poi di un dicembre “caldissimo” con le prime gare veloci.

Lo stesso Magoni ci ha spiegato che, dopo un giorno di riposo, ora Petra ne farà tre in pista sempre a Soelden, allenandosi proprio tra PGS e slalom, per preparare al meglio i due appuntamenti tra la località del Vorarlberg e quella finlandese. “Non possiamo dormire, ora prepariamo al meglio Lech e Levi. Soelden? Bene il risultato perchè l'abbiamo salvata, ma anche la seconda manche non è stata perfetta – l'analisi del tecnico bergamasco – Petra ha sciato come voglio e come sa per... 7 porte”.

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Prima manche del gigante in Alta Badia con cinque uomini a fare la differenza (ci sono anche Kristoffersen e Haugan), il croato precede di soli 5 centesimi il norge al rientro e che si salva con un prodigio sul muro. Per il faro azzurro inforcata con il corpo che costa tantissimo (+ 134), mentre Vinatzer soffre e finisce oltre i 2 secondi di ritardo.