Brignone: "Dopo l'internata mi sono bloccata. Bassino: "Manca un po' di fiducia". Goggia: "Divertita"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Brignone: "Dopo l'internata mi sono bloccata. Bassino: "Manca un po' di fiducia". Goggia: "Divertita"

L'analisi delle tre stelle azzurre dopo la 1^ manche del gigante di Kronplatz, che ha visto qualificarsi anche Melesi (brillante nelle venti), Zenere e Platino. Gut-Behrami ha margine, Fede (5^ a 0"84) deve attaccare a tutta per metterle pressione.

Una prima metà gara sulla “Erta” con le punte dell'Italdonne in top 8, ma anche un bel distacco dalla padrona assoluta Lara Gut-behrami, anche se il podio è più che fattibile soprattutto per Federica Brignone e, ma servirà una grandissima 2^ manche a partire dalle ore 13.30, per Marta Bassino e Sofia Goggia.

Sei le azzurre qualificate a San Vigilio di Marebbe nell'ottavo gigante di CdM, con Roberta Melesi 17esima, Asja Zenere 24esima ed Elisa Platino 28esima. Brignone è quinta a 84 centesimi dalla sua diretta rivale per la coppa di specialità, l'errore commesso prima del muro “cuore” della Erta l'ha condizionata e si è visto subito, dopo una partenza splendida. “Sotto ho tenuto tanto, soprattutto nella parte in ombra – l'analisi della fuoriclasse di La Salle nell'intervista a Rai Sport – Le ultime porte le ho anche mollate bene, ma dopo quell'interno a metà gara mi sono un po' bloccata.

E' normale dopo gli ultimi errori, anche se ero partita per fare un'ottima manche. Non sono troppo lontana dal secondo posto, devo fare una prova a tutta”.

Marta Bassino, sesta a 1”32, ancora non ha il feeling nella sua specialità preferita, dopo che le tre gare di velocità a Cortina l'avevano vista davvero pimpante. “Lara ha fatto la differenza, io penso di aver sciato bene in generale, ma qui sotto ho perso tanto – ha detto al microfono di Simone Benzoni – E' una questione di fiducia, sono porte da attaccare e non avere rispetto”.

Ha impressionato molto positivamente, invece, una Sofia Goggia rapidissima sino alle ultime 15 porte, dove ha lasciato quasi un secondo a Gut-Behrami (che in ogni caso ha guadagnato tanto su tutte), per l'ottava prestazione a 1”42 che vale l'attacco deciso almeno alla top five. Considerate anche le assenze di alcune super big, è fattibile. “Credo di avere disputato un ottimo gigante – ha spiegato a Rai Sport la bergamasca - Sono sempre stata in taglio, solo qualche rimbalzo subito ogni tanto, ma le ultime porte mi sono persa tra luce e ombra.

Fisicamente avrei potuto spingere ancora, sono comunque contenta di essere lì, ho avuto ottime sensazioni e mi sono divertita; spero di avere lo stesso feeling nella seconda, non facevo l'Erta dal 2021 e il fondo è davvero bellissimo, fai quello che vuoi anche se vorrei dare sempre qualcosina in più”.

Sofia ha poi voluto dire la sua in merito alla cancellazione delle gare veloci di Garmisch, chiaramente un danno anche per le azzurre in ottica generale, ma con grande onestà ha spiegato che “guardando le gare maschili, era tutto verde attorno, temperature altissime... se penso alla differenza con Cortina dove la neve era perfetta, dico che è stato giusto annullare. Ovvio, dispiace moltissimo perdere due eventi di velocità, ma è meglio così piuttosto che correre in quelle condizioni”.

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