Goggia e l'esempio di Brignone e Baggio, il lavoro a Soelden con Shiffrin e l'attesa per Beaver Creek

Foto di Redazione
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinofocus azzurro

Goggia e l'esempio di Brignone e Baggio, il lavoro a Soelden con Shiffrin e l'attesa per Beaver Creek

La bergamasca ha ripreso a lavorare a pieno regime, ultime giornate di velocità in Austria prima della partenza per gli Stati Uniti. La vittoria di Federica sul Rettenbach, "è il nostro faro e un'ispirazione per tutte le compagne", il ricordo dell'incontro con Roberto Baggio e un obiettivo chiarissimo: farsi trovare pronta alla prima discesa della Coppa del Mondo, il 14 dicembre sulla Birds of Prey.

Sofia Goggia lavora in questi giorni sul piano atletico, tornando nella sua Bergamo dopo aver messo assieme altri buoni allenamenti di super-g a Soelden, la scorsa settimana, dove ha svolto sessioni in pista assieme anche a Mikaela Shiffrin e Alice Robinson.

Fuori dall'opening sul Rettenbach, così come non disputerà i giganti di Killington (30 novembre) e Mont-Tremblant (7-8 dicembre), la campionessa olimpica 2018 punta direttamente alle prime gare veloci della stagione, il 14-15 dicembre con l'inedita sfida alla “Birds of Prey” di Beaver Creek.

Si volerà quindi tra pochi giorni a Copper Mountain per un blocco di lavoro che per la quattro volte vincitrice della coppa di discesa sarà ancora più importante, avendo saltato per intero la sessione di quasi un mese a Ushuaia. La buona notizia è che, sin dal ritorno in pista di metà ottobre in Val Senales, Sofia ora non ha più dolore alla gamba destra e può pensare solo a limare tutti quei dettagli necessari per risultare subito competitiva, pur avendo ancora tante incognite dopo quanto accaduto negli ultimi mesi. “Ho fatto cinque giorni veri di allenamento sinora – diceva la scorsa settimana, prima del training di Soelden, alla “Domenica Sportiva” - Ora non provo dolore, ma non so ancora quali obiettivi pormi per la stagione.

La vittoria di Federica nell'opening? Non è una rivale, ma una compagna e un'ispirazione per tutte noi della nazionale: lei è la veterana e ci mette una passione e una dedizione al lavoro da cui tutte prendiamo spunto quotidianamente. E' il nostro faro e, parlando del gigante di Soelden, nella 2^ manche è stata l'unica, con Robinson, a sciare di taglio. Per quanto mi riguarda, ci vediamo a Beaver Creek”.

Goggia, in occasione dell'intervista su Rai 2, è tornata anche sull'incontro con Roberto Baggio: “E' stato qualcosa di magico, io sono nata nel 1992 e quindi sono cresciuta in un periodo in cui c'era l'eco della sua leggenda. Un incontro fantastico, quello della scorsa primavera, quando ero in estrema difficoltà post infortunio che, come sapete, è stato il più duro della mia carriera a livello emotivo.

Vai alla ricerca di risposte da chi vissuto situazioni simili, Roberto mi ha accolta a casa sua e abbiamo fatto una lunghissima chiacchierata, che custodisco gelosamente nel mio cuore”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
106
Consensi sui social