La rabbia di Gut-Behrami: "Gara ridicola e pericolosa". Vlhova: "Fosse stata la 1^ manche non saremmo partite"

Vlhova: 'Fosse stata la 1^ manche non saremmo partite'
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Christophe Pallot/Agence Zoom

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

La rabbia di Gut-Behrami: "Gara ridicola e pericolosa". Vlhova: "Fosse stata la 1^ manche non saremmo partite"

Le polemiche post gigante bis di Mont-Tremblant nelle voci della ticinese, seconda dietro a Brignone e ancora pettorale rosso, e della slovacca quinta dopo aver comandato al termine della 1^ manche.

I pareri sono unanimi o quasi e oggettivamente si fa fatica a dare loro torto, visto che le condizioni trovate dalle atlete nella seconda manche del gigante che ha chiuso il week-end di Mont-Tremblant, erano ai limiti (se non oltre) della regolarità e della pericolosità, in tema di sicurezza per le atlete.

Al netto di tutto questo, Federica Brignone ha messo in scena una seconda manche straordinaria proprio perchè, trovandosi nella stessa situazione di meteo e pista delle dirette rivali, ha fatto la differenza con un coraggio e una qualità difficilmente eguagliabili. Lara Gut-behrami, seconda a 33 centesimi dalla valdostana, aveva 0”93 di margine e, pur non commettendo particolari errori, ha ceduto sino a finire alle spalle per una piazza d'onore che, in ogni caso, vale il mantenimento del pettorale rosso di leader della specialità per soli 5 pt nei confronti della stessa Brignone.

Era evidente la rabbia della fuoriclasse di Comano nell'immediato post gara: ai microfoni della RSI, Lara l'ha confermata parlando chiaro. “Disputare una gara del genere è ridicolo. A metà non si vedeva nulla, c'erano le porte che ti venivano addosso e sparivano. Non è questione se si tratti di una gara non regolare, ma di una gara pericolosa. Sranno spingendo per svolgere le gare perchè ne abbiamo perse tante”.

Petra Vlhova, in testa a metà gara con 1”22 su Brignone (che era sesta), è finita quinta a 67 centesimi, lasciando 1”89 nella manche e finendo giù dal podio sul quale era salita il giorno precedente, seconda ad un paio di decimi proprio dall'azzurra. “Speravo di mettere in mostra prestazioni simili alla prima manche anche nella seconda – le parole della campionessa slovacca a mezzo social - Ho fatto del mio meglio, purtroppo non è bastato per il podio oggi perché credo che le condizioni non fossero uguali per tutte.

La visibilità durante la seconda era vicina allo zero e pericolosa. Credo che se tali condizioni ci fossero state prima della run d'apertura, non saremmo nemmeno partite. Chi segue la mia carriera sa che non faccio mai dichiarazioni polemiche e che ho sempre rispettato tutte le atlete, voglio complimentarmi con le altre ragazze per il risultato perché hanno dimostrato grande qualità e inoltre non sta a noi decidere se gareggiare o meno”.

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