La tigre è già... affamata: che Brignone a Soelden, dalla 1^ alla 28^ perla: "Non me l'aspettavo proprio..."

Foto di Redazione
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

La tigre è già... affamata: che Brignone a Soelden, dalla 1^ alla 28^ perla: "Non me l'aspettavo proprio..."

Dal 24 ottobre 2015 ad oggi, il Rettenbach è di nuovo di questa straordinaria campionessa (a quota 70 podi in CdM e con 13 centri in gigante come Deborah Compagnoni) che si inventa una seconda parte della manche decisiva strepitosa, in una condizione tostissima prima di fare festa con la... "chicken dance". Le sue parole nel post gara e quelle di una Bassino delusa ("nella 2^ non ho mai avuto feeling), ma che si complimenta con gran classe per la compagna, e di una Zenere che si ritrova e sorride per il 20° finale.

Si è inventata la “chicken dance” per festeggiare la gemma numero 28 in Coppa del Mondo, lei che la prima l'aveva incastonata proprio qui, a Soelden, nel gigante dell'opening 2015.

Nove anni più tardi, Federica Brignone torna sul gradino più alto del Rettenbach, aprendo la stagione come meglio non avrebbe potuto e, anche se è prestissimo per parlarne, guadagnando punti pesanti in chiave generale (e potendo sfoggiare il pettorale rosso nel prossimo gigante di Killington, il 30 novembre), considerando il 5° posto di Mikaela Shiffrin e la mancata partenza di Lara Gut-Behrami.

Sono bastati 17 centesimi per bruciare Alice Robinson, recuperando alla neozelandese mezzo secondo netto dal raccordo di fine muro al piano finale: 70 podi in coppa, quinto a Soelden (dopo tre secondi posti, l'ultimo di 12 mesi fa per 2 centesimi...) e 130esima vittoria per la “Valanga Rosa” nella storia del massimo circuito, con Federica che diventa la donna più "anziana" a trionfare nel massimo circuito, l'unica oltre i 34 anni, e con 13 sigilli tra le porte larghe aggancia Deborah Compagnoni in questa speciale graduatoria.

E' stata una sorpresa anche per me, perché ho fatto molta fatica all'inizio del muro – le prime parole del post gara di Federica tramite l'ufficio stampa FISI – Da metà in poi mi sono detta “devi andare, devi andare”. Ho cercato di sciare a mio modo e mi è venuto bene. Sono molto orgogliosa di quello che ho fatto, mai però mi sarei aspettata di essere davanti. La parte di raccordo l'ho fatta molto bene, come già l'anno scorso, sono riuscita a spingere al massimo e a portare fuori una grande velocità per il traguardo.

Oggi sono più forte di testa, rispetto a nove anni fa, quando ho vinto qui per la prima volta. Adesso riesco a controllare molto meglio le mie emozioni: oggi sono riuscita a fare tutto per bene e a sciare come volevo. Lavorare è importante, io seguo ogni dettaglio e cerco continuamente di migliorarmi. La scorsa settimana sentivo parecchia pressione perché era tutta l'estate che stavo sciando forte, ma poi me la sono tolta ed è andata bene.

Avrei migliaia di grazie da dire, sono davvero troppe le persone che dovrei ringraziare e senza di loro non sarei qui. Ero tranquilla nella seconda manche, ero molto vigile, ho fatto bene alcuni passaggi e forse ho tenuto un po' troppo nella prima parte. Non pensavo di essere davanti alla Robinson, ma in generale oggi mi sono davvero divertita. Generalmente, io soffro molto la prima gara, invece oggi era completamente diverso. Ho degli obiettivi di performance per la stagione, non starò a pensare a vittorie, record o coppe. Vedremo tappa dopo tappa come andrà”.

Tutt'altra giornata d'apertura di stagione per Marta Bassino: 5^ a metà gara, la campionessa di Borgo San Dalmazzo chiuderà 13^, soffrendo tanto specialmente sul muro. “Della 2^ manche non posso certo essere soddisfatta – ha detto amaramente nell'intervista con Simone Benzoni, inviato di Rai Sport a Soelden – Più che altro per il feeling avvertito, mentre nella prima ero contenta delle sensazioni. Ho faticato sempre, entrando già male nel muro e l'ho portata sino in fondo.

Federica? E' pazzesca, ha sciato fortissimo tutta l'estate e a Ushuaia era sempre davanti a tutte, lei è sempre stata il mio più grande esempio e vedere la voglia che ci mette ancora è bellissimo”.

Asja Zenere, unica altra azzurra a punti, è ventesima ed è un risultato importante per la vicentina, pensando alle tribolazioni della passata stagione: “Sono contentissima della 2^ manche – ha dichiarato a Rai Sport la ragazza di Enego, ma che vive in Valsassina – anche se oggi sono la regina del brutto tempo, viste le condizioni trovate. Sono comunque felice di esserci con la testa giusta per svoltare, questa gara mi dà fiducia per le prossime. La partenza è col piede giusto”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
178
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Braathen per la storia del Brasile, Noel per la prima renna, il sogno di Amiez e l'attacco di Meillard: parte la 2^ a Levi

Braathen per la storia del Brasile, Noel per la prima renna, il sogno di Amiez e l'attacco di Meillard: parte la 2^ a Levi

Alle 13.00 lo start della manche decisiva per uno slalom ancora incertissimo, con i transalpini là davanti ma tante possibilità anche per Strasser, Steen Olsen, lo stesso Nef e... cosa farà Pinheiro dal 10° posto? Fuori Hirscher e tutti gli azzurri, ma lo spettacolo è garantito.