Lara, 16 anni dopo come mai nessuna: "Ho dovuto ricostruire tutto". Kajsa, altro podio in un luogo speciale

Tanta Italia là davanti, alla quale fortunatamente abbiamo fatto ormai l’abitudine, ma Lara Gut-behrami e Kajsa Vickhoff Lie a precedere Brignone, Goggia, Pirovano e Bassino (e la statunitense Cashman, sesta ex-aequo con Marta).

Il quinto super-g di CdM, in quel di Garmisch-Partenkirchen, ha risvolti particolari per coloro che hanno occupato le prime due posizioni sul podio. Partiamo dalla seconda, ovvero la norvegese che ha conquistato l’ottava top-3 in CdM, a 4 anni da quella piazza d’onore che fu sua nella stessa gara in Baviera del 30 gennaio 2021; anche in quel caso, Lie finì alle spalle di Gut-Behrami, era un talento che stava esplodendo ma, dopo il primo podio, passò un mese e arrivò nel super-g della Val di Fassa un infortunio tremendo che le ha fatto perdere praticamente un paio d’anni ad alto livello.

E’ tornata alla grandissima Kajsa, ha vinto tra le “grandi” e ai prossimi campionati del mondo sarà molto più di una mina vagante: “E’ un bellissimo risultato, oggi era difficile ma sapevo di poter fare bene su questa pista che mi ha ricordato cose importanti e dolci – ha detto la norge nel post gara – Sì, andrò a Saalbach per provare ad ottenere qualcosa di buono, il sogno e l’obiettivo sono naturalmente le medaglie”.

A precedere tutte quante, con una delle sue gare da maestra come, quest’anno, ancora non le era riuscito, è stata la signora del super-g: Lara Gut-behrami oggi ha fatto qualcosa di storico perché, come ha ricordato il collega Massimiliano Ambesi, nessun atleta (settore maschile compreso) era mai riuscito ad ottenere un successo ad oltre 16 anni dalla prima volta, ovvero quella del 20 dicembre 2008 quando la ticinese vinse la concorrenza a Sankt Moritz.

Ancora nella “sua” specialità, della quale guarda caso è campionessa olimpica in carica e detentrice della sfera di cristallo (punta alla sesta, ora ha 75 pt di margine su Brignone), a Garmisch è arrivato il primo trionfo di una stagione sin qui complicata dai problemi al ginocchio del pre Soelden. Cinquina personale nel super-g sulla “Kandahar”, 46 sono i centri totali nel massimo circuito di cui la metà, appunto, nella disciplina che la vede arrivare a -5 dalla record-woman, Lindsey Vonn.

E ora sono appena 70 le lunghezze da recuperare a Brignone per cercare il terzo “coppone”, anche se di questo Gut-Behrami non parla ormai da tempo. “E’ stata una prima parte di stagione diversa dagli ultimi anni – le parole di Lara a Rai Sport, intervistata nel post odierno dal collega Simone Benzoni - Ho dovuto ricostruire un po’ tutto, anziché pensare solo allo sci, ma ho fatto un passo alla volta e sto ritrovando la mia sciata in tutte le condizioni.

E’ questa la cosa più importante, e se penso che ad ottobre non sapevo cosa avrei potuto fare…

Kronplatz mi ha dato una mano in termini di fiducia anche in gigante, sono contenta di avere in mano quello che cercavo e, ovviamente, anche la vittoria”.