Vlhova di rabbia, Shiffrin si dice felice e Liensberger ("ho sciato col cuore") ora è un fattore

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Vlhova di rabbia, Shiffrin si dice felice e Liensberger ("ho sciato col cuore") ora è un fattore

Le reazioni di coloro che hanno "accompagnato" il successo di Michelle Gisin a Semmering. La slovacca già proiettata verso Zagabria (con i dubbi legati alla disputa della gara), Mikaela al 99° podio e l'austriaca che è l'unica ad essere sempre salita sul podio nei tre slalom sinora disputati.

Tre storie e reazioni differenti per uno slalom di Semmering che ha premiato Michelle Gisin, ma racconta anche tante altre sfaccettature e situazioni.

Come quelle di Petra Vlhova, quarta e per la prima non vincente tra i pali stretti da un anno a questa parte, lei che aveva conquistato gli ultimi cinque slalom; la beffa del gigante di ieri, cancellato con la slovacca in testa a metà gara, sul piano mentale può averla condizionata in una prima manche molto difficile, conclusa a quasi 9 decimi da Shiffrin e Gisin praticamente senza errori. Nella seconda la stella slovacca si è riaccesa, ma questa sera c'era chi aveva qualcosa in più rispetto a lei: guai a sottovalutare una reazione che, se si gareggerà regolarmente a Zagabria, arriverà certamente già domenica su quella collina di Sljeme che la incoronò regina 12 mesi fa, dominando proprio davanti a Mikaela Shiffrin.

Come ci ha già informato Livio Magoni, subito a Vipiteno per tornare a lavorare l'ultimo dell'anno e il 1° gennaio con una doppia sessione in slalom, lei che deve mettere fieno in cascina da leader di Coppa del Mondo qual è.

C'è la storia di Katharina Liensberger, che nella notte sulla “Panorama” ha colto il sesto podio della carriera, il terzo stagionale in slalom (ed è l'unica ad aver sempre centrato la top 3, dalle due gare di Levi a Semmering) e il miglior risultato della carriera, perchè sinora la 23enne del Vorarlberg aveva sempre concluso in terza posizione quando aveva centrato il bersaglio. “Non è arrivata la vittoria, ma è come se lo fosse – ha dichiarato entusiasta a oesv.at – Sono così felice della mia seconda manche, penso di aver sciato con il cuore ed è stato fantastico. Sono andata al limite, ma non posso che complimentarmi con Michelle e io sono super felice per la prestazione e il risultato”.

E poi c'è Mikaela Shiffrin; sbaglia probabilmente chi credeva ad una campionessa delusa dal terzo posto, lei che era in testa dopo la prima e ovviamente non può che ragionare sempre e solo sulla vittoria in slalom, anche se i pali in allenamento sono molti meno rispetto a quelli delle rivali. Il podio n° 99 in CdM fa sorridere la fuoriclasse di Eagle, che ha abbracciato la stessa Gisin subito dopo il traguardo (le due sono legate da un ottimo rapporto) che, in ogni caso, ha significato per Mikaela 43esima top 3 negli ultimi 46 slalom disputati...

Avevo dimenticato come ci si sente a stare al cancelletto dovendo partire per ultima (dal suo ritorno le era già capitato nel secondo gigante di Courchevel, poi vinto), ma anche se non ho vinto la gara, per me è buono trovarmi in questa posizione, considerando pure che nella seconda manche avrei potuto finire fuori. Stavo davvero spingendo e non l'ho gestita al meglio, ho commesso degli errori e a quel punto il terzo posto era il massimo che avrei potuto ottenere”.

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La fuoriclasse americana ha scelto il nome (pensando all'aurora boreale che ha visto per la prima volta nei giorni scorsi) della creatura che le è stata assegnata con l'ennesima perla a Levi. Un luogo che mi fa sempre riflettere su tutti gli aspetti della vita per cui sono grata. Il ringraziamento della famiglia Lorenzi.