A Beaver Creek continua a nevicare, si lavora per salvare la discesa di sabato: dove i recuperi?

Il nono stop della stagione di Coppa del Mondo, arrivato con oltre tre ore d'anticipo rispetto al previsto start sulla “Birds of Prey”, ma a Beaver Creek non c'era davvero nulla da fare per garantire una discesa in sicurezza, nel primo dei tre appuntamenti maschili in Colorado.

Come a Lake Louise, niente trittico per gli uomini jet e sono così già due le gare da recuperare (visto che le discese saltate a Zermatt-Cervinia, così come il parallelo di Lech/Zuers non verranno ricollocate in calendario), visto che alla prima discesa di Beaver Creek si aggiunge il super-g sacrificato a Lake Louise.

Bocche cucite ancora in FIS, seppur una terza gara da aggiungere alla “doppietta” di fine dicembre a Bormio appare sempre più probabile, ma intanto si pensa a lavorare per salvare la discesa già prevista sabato (alle ore 18.00, stesso orario per il super-g di domenica). Bisogna infatti ripulire l'intera pista da parecchi centimetri di coltre bianca, tanto che, considerate anche le previsioni che indicavano precipitazioni nevose sino a mezzogiorno (le 20 in Italia), oltre a vento forte in quota, si è deciso di non far salire neppure gli atleti in partenza, cancellando l'evento alle 7 del mattino ora del Colorado.

Markus Waldner, chief race director del circuito maschile, ha commentato così la situazione: “Le previsioni hanno avuto ragione, ce l'aspettavamo e siamo arrivati in pista alle 5.00 del mattino, con 25 cm circa di neve nella parte alta e l'indicazione che non avrebbe smesso fino a mezzogiorno.

Abbiamo deciso per la cancellazione così presto, in modo da cominciare il lavoro per avere una gara domani. Pensare di proporla oggi era impossibile, mentre sabato non avremo il sole, ma comunque solo una leggera nevicata. Sono fiducioso che si possa ripulire al meglio l'intero tracciato”.