Della Vite è la certezza dell'Italgigante, ma che bel Borsotti. Schwarz, un trionfo speciale dopo Hirscher

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Della Vite è la certezza dell'Italgigante, ma che bel Borsotti. Schwarz, un trionfo speciale dopo Hirscher

La gara di Palisades Tahoe porta il bergamasco, oggi 12°, vicino alla top 15 di una WCSL nella quale scavalca pure De Aliprandini, diventando il miglior azzurro. Il carinziano, che ha bruciato Odermatt sul filo di lana per il primo hurrà in gigante: "Incredibile quel finale di Marco...".

Una buona prestazione di squadra, anche se la prima top ten stagionale in un gigante di Coppa del Mondo non è stata centrata neppure quest'oggi.

Non ci si può lamentare, però, dei sei piazzamenti a punti in casa azzurra nella sfida di Palisades Tahoe, con la prima top 30 (25°) tra le porte larghe per Alex Vinatzer, ma soprattutto il 12° e il 13° posto di Filippo Della Vite e Giovanni Borsotti, arrembanti nella seconda manche per risalire rispettivamente dal 25° e 30° di metà gara.

Il bergamasco, in particolare, può sorridere per il suo secondo miglior piazzamento in carriera (terzo se consideriamo il 10° al Mondiale), con una solidità ormai acquisita per colui che è il punto di riferimento della squadra di gigante. Ora lo dicono anche i numeri, nel senso che Pippo è risalito al 17° posto della WCSL (non è impossibile pensare di rientrare nel secondo sotto gruppo in vista della prossima stagione), superando anche Luca De Aliprandini, oggi 17° e dopo un bel po' di tempo fuori dai quindici, con le difficoltà tecniche del trentino che rimangono evidenti.

Sulle nevi californiane è stata la grande giornata di Marco Schwarz, che ha riportato all'Austria una vittoria che mancava in gigante da oltre 4 anni, ovvero da Marcel Hirscher nel tempio di Adelboden (gennaio 2019). Guarda caso, la 1^ manche odierna è stata tracciata da Mike Pircher, il tecnico che ha vinto tutto alla guida del fenomeno salisburghese e ha ripreso in mano, un anno dopo il ritiro dell'otto volte vincitore della CdM, un team di gigante in grave difficoltà e ora sempre più solido, considerando anche quanto sta dimostrando Stefan Brennsteiner, 4° al Mondiale e 5° oggi.

A Courchevel ero in testa dopo la 1^ manche, oggi si è ribaltata la situazione nel ruolo di... cacciatore – le parole del carinziano, al quinto trionfo in CdM e il primo in gigante, riportate dal “Blick” - E' stato incredibile, però, vedere quanto fatto da Odermatt nel finale. Mi è arrivato così vicino quando sembrava fatta...”.

Cinquantadue centesimi recuperati in un lampo dal fenomeno rossocrociato, che ha mancato per soli 3 centesimi la ventesima perla in coppa, anche se la sfera di cristallo di gigante è più vicina (100 pt di margine su Kristoffersen a tre gare dalla conclusione): “La mia seconda manche è andata male, soprattutto nella parte alta, quindi sono felicissimo di essere riuscito a finire secondo – il commento di Odi nel post gara - Tanto più che tre giorni fa ho preso una leggera influenza e quindi ho iniziato questa gara un po' debole”.

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