Domme è tornato a sorridere: "Una discesa che fa bene al cuore, ora mi sento molto più sicuro"

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Domme è tornato a sorridere: "Una discesa che fa bene al cuore, ora mi sento molto più sicuro"

Paris e un quarto posto che vale tantissimo, sulla sua Stelvio: "Mancava la fiducia, oggi è cambiato tutto. Ho ricominciato a divertirmi, aspettavo un giorno così".

Una discesa che fa bene al cuore”. Non c'è altro da aggiungere, le prime parole di Dominik Paris nel post gara sintetizzano alla perfezione quanto vissuto dal fuoriclasse dello sci azzurro negli ultimi 11 mesi, da quel maledetto a Kirchberg con la rottura del crociato e i sogni in fumo, almeno per un bel po' di tempo.

Sono bastate due discese, se vogliamo cinque gare di velocità considerando anche i tre super-g disputati, per ritrovare un “Domme” di nuovo vicino al suo top. Quarto posto nella discesa sulla Stelvio, già domata cinque volte in carriera, sfiorando un'altra perla per soli 13 centesimi; che Paris fosse un altro rispetto a ieri si era capito già dall'approccio al salto della Rocca. Una furia per immergersi nel canalino Sertorelli e tornare là davanti, assieme a tutti quelli che batteva a ripetizione sino a metà della scorsa stagione. “Oggi ho provato ad andare oltre i limiti e mentre scendevo mi sentivo sempre più sicuro – ha confessato Domme nel post gara – Aspettavo questa giornata, sentire di nuovo il divertimento scendendo”.

Più contento della prestazione che non rammaricato per un possibile podio, se non vittoria: “Sì, ho sbagliato qualcosina prima della Carcentina, ma qui spesso ce la si gioca per pochi centesimi e va bene così. La pista era buona, hanno lavorato tantissimo pur non potendo garantire le condizioni trovate nelle prove. Quel che so è che ora per me è più facile ritrovarmi in discesa, per quanto riguarda il super-g devo lavorare ancora molto, ma questa gara mi darà tanta fiducia. E' fondamentale”.

Ora piccola pausa e poi Wengen: “Una pista che per me non è mai stata il massimo, ma l'anno scorso è andata molto bene (2° posto dietro a Feuz, primo podio per l'azzurro sul Lauberhorn, ndr) e spero di avvertire di nuovo quelle sensazioni – ha aggiunto ai microfoni Rai di Ettore Giovannelli – Oggi per me e Inner, ma per la squadra in generale, è cambiato il mondo e significa che si può reagire. Se mi chiedete di Cortina e dei prossimi obiettivi, dico però che bisogna ancora lavorare”.

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