Grazie Kjetil, 358 volte: l'omaggio di Kilde ad un grande. "Hai lasciato un'impronta, in primis come uomo"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Grazie Kjetil, 358 volte: l'omaggio di Kilde ad un grande. "Hai lasciato un'impronta, in primis come uomo"

L'addio di Kjetil Jansrud ha toccato tutto il circo bianco: un campione che non poteva che farsi amare ad ogni latitudine. Le commoventi parole del compagno di squadra e amico.

Un grazie da ripetere 358 volte, tanti quanti i pettorali indossati in Coppa del Mondo, l'ultimo oggi nella discesa bis di Kvitfjell che è stata l'ultima gara nel circo bian di Kjetil Jansrud.

Un grande che lascia, oltre 19 anni dopo l'esordio nel massimo circuito avvenuto in slalom, nel tempio di Wengen, il 19 gennaio 2003; nel mezzo un percorso eccezionale, con 23 vittorie in CdM, le sfere di cristallo in super-g, quella generale solo accarezzata perchè davanti c'era un mostro di nome Marcel Hirscher, cinque Olimpiadi con cinque medaglie e l'ultima corsa con un crociato rotto, il titolo mondiale in discesa ad Are e tanto amore lasciato nel cuore degli appassionati, ma in primis dei colleghi e degli addetti ai lavori.

Sì, perchè un campione come il norvegese ha lasciato qualcosa in primis come uomo, come ha sottolineato lo stesso Aleksander Aamodt Kilde oggi dopo la festa in onore di Kjetil. “Avevo detto che sarebbe stato un giorno speciale e così è stato! Mi sento onorato e fortunato, signor Jansrud hai lasciato dietro di te un'impronta di cui puoi essere estremamente orgoglioso, non solo come atleta ma anche di più come essere umano.

Sono sicuro che Froya e Benedicte non vedono l'ora di averti vicino, ma di certo mancherai a tutta la famiglia Attacking Vikings! Divertiti, eroe”.

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