Hannes Reichelt oro mondiale in superG, lontani dalle medaglie gli azzurri

Hannes Reichelt oro mondiale in superG, lontani dalle medaglie gli azzurri
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Sci AlpinoSci alpino - Mondiali 2015

Hannes Reichelt oro mondiale in superG, lontani dalle medaglie gli azzurri

Gara non bella come quella femminile ma comunque sorprendente, spettacolare e con molto meno vento: il superG maschile dei Mondiali di Vail/Beaver Creek è andato finalmente in scena con un giorno di ritardo e il titolo iridato se lo porta a casa Hannes Reichelt.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara!

Inizio trionfale quindi per l’Austria che si aggiudica i primi due ori di questa rassegna e guarda caso in entrambi i superG a tracciare sono stati due allenatori del Wunderteam. Reichelt ha vinto 5 superG in Coppa del Mondo ma 3 li ha vinti sulla Birds of Prey di Beaver Creek nel 2005, nel 2007 e lo scorso 6 dicembre, a conferma di quanto ami questo pendio, per lui è il secondo metallo prezioso ai Mondiali dopo l’argento di Garmisch-Partenkirchen nel 2011 sempre in questa specialità. Sul podio con l’austriaco del Salisburghese, che a 34 anni e 7 mesi diventa il più anziano ad aver vinto un titolo mondiale dal 1967, anno di nascita della Coppa del Mondo, salgono due tipi che pochi avrebbero scommesso in zona medaglia.

Ma mentre qualcuno poteva pensare che ce la facesse Adrien Théaux nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe pensato che ci riuscisse Dustin Cook, atleta canadese del Quebec, 26 anni tra sei giorni, che vincendo l’argento col pettorale numero 28 fa tornare il paese della foglia d’acero sul podio iridato dopo l’edizione a bocca asciutta di medaglie di Schladming facendo dimenticare le assenze pesantissime di Erik Guay e Jan Hudec, e tra l'altro il Canada non aveva mai vinto una medaglia mondiale in superG né tra gli uomini né tra le donne. La cosa incredibile è che Cook vantava prima di oggi due dodicesimi posti ottenuti entrambi in superG ed entrambi in questo inverno proprio a Beaver Creek e in Val Gardena, e oggi se non avesse commesso una sbavatura nel finale sarebbe stato addirittura davanti a Reichelt, che lo ha preceduto di soli 11 centesimi.

Théaux invece, dopo una stagione nella quale fino al quarto posto di Kitzbühel non aveva combinato letteralmente nulla, di colpo ha trovato il feeling giusto coi nuovi materiali cambiati in estate e si è ricordato di essere salito sul podio per cinque volte in carriera in superG. Il 30enne della Savoia si è piazzato a 24 centesimi da Reichelt togliendo il bronzo per soli 3 centesimi al duo composto da Matthias Mayer e Kjetil Jansrud. L’austriaco ha gettato via ancora più di Cook la medaglia d’oro nel finale dato che all’ultimo intermedio aveva quasi 4 decimi su Théaux, il norvegese invece è andato a incocciare con la spalla sinistra in una delle prime porte del percorso e dolorante ha conquistato un quarto posto che sa di miracolo.

Siamo in attesa di avere notizie sull’entità dell’infortunio di Jansrud, così come su quello del rientrante Bode Miller, che ha buttato alle ortiche l’ennesima gara della sua carriera anche lui entrando col braccio in una porta ma nella zona della compressione dopo il Golden Eagle Jump, il Cowboy è decollato andando in testacoda e nell’impatto col terreno uno sci gli ha procurato un taglio profondo alla gamba. L’altro grande rientrante, il norvegese Aksel Lund Svindal, è arrivato incredibilmente sesto a 109 giorni dalla lesione al tendine d’Achille. Settimo un altro dei veterani del Circo Bianco, lo svizzero Didier Défago, ottavo l’austriaco Georg Streitberger, nono il campione uscente, lo statunitense Ted Ligety, anche lui alla miglior gara stagionale in superG e di gran lunga, decimo lo sloveno Klemen Kosi.

Undicesimo il francese Alexis Pinturault, dodicesimo lo svizzero Carlo Janka ex-aequo con l’altro francese Brice Roger. C’è un ex-aequo anche in casa azzurra ma purtroppo solo per un quattordicesimo posto da parte di Dominik Paris, che fin dall’inizio non ha mai trovato il ritmo giusto, e Matteo Marsaglia, vincitore di questa gara in Coppa del Mondo il 1° dicembre 2012, diciottesimo Christof Innerhofer, ventiseiesimo Wener Heel. Il Mondiale è appena iniziato ma una delle gare sulle quali puntavamo di più è andata e l’Italia è ancora a zero medaglie nei Mondiali disputati a Vail o a Beaver Creek. Domani, sempre meteo permettendo, ci sarà la discesa femminile.

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