La festa della Svizzera davanti agli austriaci, per Odermatt altra coppa: "Stagione di super-g particolare, ma sono felice"

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La festa della Svizzera davanti agli austriaci, per Odermatt altra coppa: "Stagione di super-g particolare, ma sono felice"

Il super-g di Saalbach dominato dallo squadrone rossocrociato, seppur con nomi parzialmente a sorpresa per il primo trionfo di Rogentin e il primo podio di Boisset, con Meillard garanzia e 2° nella generale dietro al "capitano", oggi quinto e alla seconda sfera di cristallo nella specialità. Le parole dei quattro protagonisti elvetici nel post gara.

Una gara particolare, con tre uomini a fare il vuoto sfruttando anche i pettorali ideali per questa sfida con un caldo tremendo (dal 4 al 6), e una grandiosa festa della Svizzera in casa degli austriaci.

A Saalbach il super-g ha parlato solo rossocrociato, con il podio monopolizzato e il 5° posto di Marco Odermatt che significa terza sfera di cristallo stagionale in bacheca per il fenomeno nidvaldese, la seconda consecutiva in questa specialità precedendo, appunto, due alfieri del Wunderteam con Kriechmayr 2° e Haaser 3°, mentre il trionfatore di oggi Stefan Rogentin è risalito sino al 4° finale, appena davanti a Guglielmo Bosca.

La prima vittoria in Coppa del Mondo è sicuramente un momento speciale – le parole di Rogentin ai microfoni di SRF Sport - soprattutto con due compagni di squadra al fianco sul podio. Lavori a questo per molto tempo, a volte riesci a scendere sentendo quel feeling ideale, oggi ne ho tratto beneficio io. Domenica vedremo come andranno le cose in discesa”, alla quale il 29enne di Lenzerheide punta decisamente considerato che nell'unica prova è stato nettamente il più veloce.

Oggi sono stato sicuramente un po' fortunato con il numero di partenza – ha aggiunto Loic Meillard, secondo per 3 centesimi e autore di una seconda parte di stagione clamorosa, con la piazza d'onore nella generale alle spalle di Odermatt - La fiducia derivante dai buoni risultati ottenuti di recente aiuta, ma passare da una disciplina all'altra è anche più semplice per un atleta ormai esperto come me”.

Ed ecco Arnaud Boisset, che già aveva lanciato bellissimi segnali e oggi si è superato, 3° ad appena 15 centesimi da Rogentin: “Mi è difficile trovare le parole – ha raccontato sempre a SRF - Mi sto godendo il primo podio, forse ti capita solo una volta nella tua carriera. Sono dannatamente orgoglioso”.

E Marco Odermatt? Non arriva la vittoria numero 14 in stagione, con quel “maledetto” 13 condiviso con Maier, Hirscher e Stenmark che potrebbe rimanere tale se domenica in discesa non dovesse farcela. Anche se, per l'ultima gara della stagione, l'obiettivo è solo quello di difendere i 42 pt di vantaggio su Sarrazin (oggi rientrato molto bene chiudendo 4°), come ha fatto oggi nei confronti di Kriechmayr. In realtà, partendo col pettorale n° 15 e su un tracciato così semplice, “Odi” sapeva già di non avere chances di vittoria e per lui è strano in super-g, dove per un motivo o per un altro ha ottenuto due soli successi sui sette appuntamenti andati in scena. “E' stata una stagione particolare in questa specialità, tante gare sono state favorevoli ai discesisti più puri – ha spiegato in tal senso il dominatore del circo bianco ai colleghi elvetici – Sapevo di aver vinto la Coppa del Mondo, non volevo esagerare ma sono felice per la squadra e perchè, per la prima volta, ho vinto una sfera di cristallo all'ultima gara”.

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