Questo è il vero Paris, ora arriva Kitzbuehel: "Un grande passo in avanti". Schieder c'è: "Ho ritrovato la sciata"

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Giovanni Maria Pizzato

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Questo è il vero Paris, ora arriva Kitzbuehel: "Un grande passo in avanti". Schieder c'è: "Ho ritrovato la sciata"

Il 4° posto di "Domme" nella discesa di Wengen dice molto del feeling ritrovato (cambiando parecchio il set-up dei materiali) dall'asso altoatesino, torna in top ten anche "Flo", mentre è deluso Casse ("devo analizzare bene la gara") per il 13° finale. Primi punti per Alliod, amaro Innerhofer.

Tre atleti nei primi tredici della classifica, nel tempio del Lauberhorn che vede la Svizzera dominare nuovamente con Odermatt e von Allmen, ma con l’Italia che si difende bene anche se quella che poteva essere la carta migliore, un Mattia Casse che arrivava a questo appuntamento con una condizione top e reduce da due prove buonissime (prima del 6° in super-g), ha parzialmente deluso.

Nella quarta discesa stagionale, quella di Wengen, il miglior azzurro è proprio come ieri Dominik Paris e le notizie, sentendo anche l’analisi del campione della Val d’Ultimo, sono davvero buone pensando alla Streif all’orizzonte e alla sfida mondiale; non è arrivato il primo podio stagionale, per soli 12 centesimi a vantaggio di Hrobat, e neppure il quarto nella leggendaria gara svizzera (dopo quelli del 2020, 2022 e 2024), ma se il 5° del super-g poteva sembrare un risultato favorito da un tracciato storicamente semplice su un pendio nato per la discesa, ecco che quella odierna è una conferma che dà ancora più forza al pensiero che il vero “Domme”, dopo il disastro di Bormio, sta tornando.

“Anche oggi le sensazioni avute sono molto positive – ha spiegato a Rai Sport, intervistato dal collega Ettore Giovannelli, lo stesso iridato 2019 in super-g – Analizzando qualche passaggio sicuramente si trova qualcosa da fare meglio, ma è un gran passo in avanti. Sento le cose giuste sotto i piedi e cresce la fiducia. La Kernen-S? Mai fatta così bene come quest’anno, finire a 7 decimi da Odermatt su una gara così lunga è molto buono”.

Molto importante anche il 10° posto ottenuto da Florian Schieder, mai così in alto nel corso della stagione post nuova operazione al ginocchio, va sempre ricordato. Prima della Streif, dove ha sfiorato due volte il trionfo, la miglior notizia: “Oggi è stato uno spettacolo di gente e di contesto in questo panorama – ha detto emozionato il nativo di Castelrotto a Rai Sport – Ho faticato un po’, specialmente nella “S” finale dove oggi ci sono più onde e purtroppo è caduto Vincent (Kriechmayr, ndr), ma sono contento di aver ritrovato una bella sciata”.

Se può sorridere anche Benjamin Alliod, 28esimo per i primi punti nel massimo circuito del classe 2000 valdostano, molto meno per Christof Innerhofer, lontano dalla top 30, e per Mattia Casse, 13° e pimpante e veloce solo nei 45 secondi iniziali di scorrimento. “Mi girano un po’ le scatole, è stata una gara normale senza sciare male, ok, ma se spingo di più sbaglio segando le linee. Insomma, devo resettare un po’ anche se la velocità c’è sempre, vediamo di analizzare bene in vista di Kitzbuehel”.

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La quarta discesa stagionale sembra aver già ridotto ai soli Odermatt e von Allmen, divisi da 82 punti, la sfida per il pettorale rosso nella disciplina regina. Paris, con i primi due risultati pesanti della stagione, resta comunque lontanissimo dal vertice mentre Schieder, tornato in top ten, per la gara regina di sabato prossimo avrà un numero tra l'1 e il 5 o tra il 16 e il 20. Nella generale resta ormai la sfida per il podio con Kristoffersen a quasi 300 lunghezze dal padrone del circo bianco.