Paris è ancora lì, sono mancati 16 centesimi: "Peccato la prima parte". Franzoni: "Volevo fare qualcosa di grande"

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Paris è ancora lì, sono mancati 16 centesimi: "Peccato la prima parte". Franzoni: "Volevo fare qualcosa di grande"

L'Italia raccoglie poco dal super-g maschile di Saalbach 2025, Domme è ancora il migliore con la settima piazza ad un passo dalla medaglia: ci riproverà domenica in discesa. Brutta gara di Casse ("ho cercato di attaccare, poi mi sono sdraiato"), Franzoni con mille rimpianti, mentre Innerhofer si è "sentito bloccato di tibia, sono semplicemente sceso".

E’ amaro il super-g iridato degli azzurri, nel gran giorno di Marco Odermatt padrone assoluto di Saalbach.

Lo svizzero domina in maniera impressionante, mentre Dominik Paris a quasi 36 anni sfiora un altro podio, a sei anni dall’oro di quel Mondiale di Are 2019, mancandolo per 16 centesimi con un tratto finale che, anche un po’ a sorpresa, gli è costato la possibilità di cogliere il terzo posto andato a Sejersted (con Haaser d’argento).

Il 7° posto non era certo l’obiettivo, ma pensando anche alla discesa non si può certo dire che quella di “Domme” sia stata una gara negativa. Anzi: “Sapevo di dover spingere al massimo e andare oltre i limiti perché non sono in gran forma – ha detto l’ex iridato a Rai Sport – Non sono partito bene, pur avendo grande voglia di fare bene, ma ho perso davvero troppo in alto, poi la parte centrale è venuta anche bene. Sotto, sinceramente non so come abbia fatto “Odi” ad essere così veloce. La discesa? Ci siamo come velocità, vedremo”.

Buoni i primi due parziali per Mattia Casse, poi l’errore evidente di linea prima del piano ha già spento la gara del piemontese, che era decisamente atteso. Il 23° finale a 2”82 viene commentato con la volontà di “cercare di attaccare, sotto poi mi sono steso perdendo tutta la velocità. E’ una gara, ne abbiamo altre due (discesa e combinata a squadre, ndr) e si va avanti”, ha detto Mattia a Rai Sport.

Sempre al microfono di Ettore Giovannelli, è stata dura per Giovanni Franzoni commentare il super-g dei rimpianti. Ci credeva lui, ci credevano in tanti perché pure su questo tracciato il bresciano poteva pensare di lottare per le medaglie, per la sua qualità e lo stato di forma con il quale l’ex campione del mondo jr si è presentato a Saalbach. A 43 centesimi da Odermatt dopo due settori, poi l’errore fatale: “Sono molto dispiaciuto perchè oggi ci credevo, mi sentivo proprio bene e avevo rischiato le linee, prendendo velocità e poi… sono stato un po’ stupido, non avendo la lucidità di prendere spazio prima del dosso.

Sotto era da sciare e potevo fare la differenza, sono partito per puntare a qualcosa di grande, ma questo sport è così. Mando giù il boccone amaro e ci riproverò”.

“Non posso essere soddisfatto – ha commentato seccamente Christof Innerhofer, 24° a 2”97 senza mai entrare in gara, probabilmente la sua ultima in un Mondiale di super-g – Mi sentivo bloccato di tibia, ero troppo duro come scarpa e non sono mai riuscito a lavorare in avanti, sono solo sceso senza movimento, pur non facendo errori perché sapevo quali linee tenere. Odermatt? Incredibile come lui cerchi l’inclinazione e il movimento in altalena, fa la differenza”.

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