Pazzesco Schieder! E' podio da leggenda sulla Streif, secondo solo a Kriechmayr

Pazzesco Schieder! E' podio da leggenda sulla Streif, secondo solo a Kriechmayr!
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2022 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Pazzesco Schieder! E' podio da leggenda sulla Streif, secondo solo a Kriechmayr

La prima discesa di Kitzbuehel regala le solite, incredibili emozioni: trionfa un Vincent Kriechmayr surreale, l'altoatesino a 23 centesimi si regala il primo podio in CdM. Paris è quinto, ma che atteggiamento! Kilde getta la possibile vittoria all'Hausbergkante mentre la Steilhang è fatale a Marco Odermatt, per il quale si teme un problema al ginocchio.

Una Streif spettrale, ancora più temuta del solito nonostante le condizioni della neve fossero “facili”, si fa per dire.

E invece, è successo di tutto a Kitz, nella prima delle due discese consecutive sulla pista simbolo, quella che vale un Mondiale o un oro olimpico. L'Austria impazzisce, perchè Vincent Kriechmayr, al terzo trionfo in stagione nella disciplina regina dopo la Saslong e la Stelvio (mamma mia che tris...), porta in patria un successo bellissimo, unico in grado di fare la differenza con la sua tecnica fenomenale nel tratto alto della Streif e poi di nuovo nei curvoni precedenti all'Hausbergkante.

Prima vittoria in discesa qui (fece suo il super-g due anni fa) per il leader del Wunderteam, rimasto orfano di Matthias Mayer, ma alle sue spalle c'è un pazzesco Florian Schieder. No, non è una sorpresa assoluta perchè il 27enne altoatesino, prima di rompersi il crociato al Mondiale di Cortina 2021, era già stato 14° qui nel tempio e quest'anno, al rientro dopo il lungo calvario, era già ripartito benissimo.

Partito col numero 43, quando la stradina dopo la Steilhang si era leggermente velocizzata (la nevicata della notte non ha favorito i primi, ma è stata tutto sommato una gara regolare), l'azzurro è stato impressionante dall'uscita della Steilhang e sino al Larchenschuss, ma poi di nuovo nello schuss finale dopo l'Hausbergkante: 23 i centesimi che l'hanno diviso da Kriechmayr, per il primo podio in Coppa del Mondo (e il terzo azzurro del team maschile in stagione, tutti in discesa).

Niels Hintermann, terzo a 31 centesimi, è di nuovo davanti dopo tanta attesa, mentre un clamoroso Jared Goldberg perde così sul filo di lana il primo podio a 31 anni, quarto a + 0”35. E Dominik Paris? Conclude quinto a 39 centesimi, ex-aequo con un Sejersted che riesce per una volta a mettere assieme una gara senza particolari errori, ma perde anch'egli per 8 centesimi la prima top 3 della carriera in discesa.

Per “Domme” sarebbe stato il primo podio stagionale, già maturo a Wengen, ma la rinascita ora è certificata: l'atteggiamento è stato eccezionale, si è capito sin dalle curve prima del salto sulla Mausefalle, e solo qualche situazione tecnica ancora da limare, con i soliti arretramenti parsi evidenti al Larchenschuss e prima dell'Hausbergkante, hanno impedito ad un gran Paris di togliersi questa soddisfazione sulla pista dove ha trionfato tre volte in discesa e dove sabato potrà riprovarci con ancora maggior fiducia, anche se oggi la chance era enorme, in una gara che si è “aperta” anche per i clamorosi errori dei principali due favoriti.

Sì, è stata una Streif da brividi per Marco Odermatt e Aleksander Aamodt Kilde: il padrone della Coppa del Mondo rimane in piedi con un autentico miracolo alla Steilhang, chiude a 3”20 (fuori dalla zona punti) ma potrebbe avere un problema al ginocchio, “pizzicato” per salvarsi con un numero semplicemente da circo. “Odi” è rientrato subito in hotel, come ha riferito la RSI nel corso della gara.

Il leader di discesa, invece, si trovava a meno di due decimi da Kriechmayr all'attacco della diagonale conclusiva, che ha sbagliato completamente (rimanendo in piedi con un altro capolavoro) gettando una probabile vittoria, visto che sullo schuss finale il vincitore ha davvero concesso parecchio, quei 20-25 centesimi a molti dei diretti rivali.

Sarà 16° AAK, a 97 centesimi da Kriechmayr, preceduto anche da Ganong, gran settimo considerando il pettorale 1 (a 15 centesimi dal podio), ex-aequo con Miha Hrobat, ma sono bellissime pure le prove di Thompson, nono (+ 0”67), di Sarrazin, 10° a + 0”74, quella di Monney, talentuosissimo elvetico che sfiora ancora la top ten centrata a Wengen ed è 11° col pettorale 37, e la risalita di Thomas Dressen, 13° (+ 0”87) dietro a Murisier e con un centesimo su Striedinger e il connazionale Sander, 15esimo.

Mattia Casse sbaglia l'ingresso alla Steilhang e non riesce a dimostrare tutto il potenziale che poteva essere da podio: il piemontese è 17° con 1”03 di distacco. Seguono Clarey, Alexander e un buon Innerhofer, 22° a 1”24 e anch'egli davanti a Beat Feuz, che alla penultima Streif (e della carriera) si deve accontentare di una top 30. D'altronde, correre dei rischi oggi sarebbe stato, probabilmente, da folli.

Bruttissima la caduta del norvegese Roea (n° 48) proprio sul traguardo: trasporto in elicottero e lunga interruzione, con il timore che ci possano essere guai seri alle ginocchia.

I piazzamenti degli altri italiani: Matteo Marsaglia (partito per terzo) è 31°, fuori dalla zona punti per 3 centesimi, lontani oltre la 40esima posizione Bosca (+ 2”19), Zazzi (+ 2”46) e Molteni (+ 3”13).

Sabato la discesa bis, sempre dalle ore 11.30.

 

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DISCESA MASCHILE – KITZBUEHEL

 

Vincent Kriechmayr in 1'56”16

Florian Schieder + 0”23

Niels Hintermann + 0”31

4° Jared Goldberg + 0”35

5° Dominik Paris + 0”39

5° Adrian Smiseth Sejersted + 0”39

7° Miha Hrobat + 0”46

7° Travis Ganong + 0”46

9° Broderick Thompson + 0”67

10° Cyprien Sarrazin + 0”74

17° Mattia Casse + 1”03

22° Christof Innerhofer + 1”24

31° Matteo Marsaglia + 1”57

43° Guglielmo Bosca + 2”19

45° Pietro Zazzi + 2”46

52° Nicolò Molteni + 3”13

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