In Cile fa caldissimo (ma gli austriaci partiranno), sul Cervino lavoro di qualità per azzurri e rossocrociati

Allenamenti di qualità in pieno periodo ferragostano, a Zermatt-Cervinia dove tante nazionali stanno lavorando comprese alcune squadre della nazionale azzurra.

Dai velocisti con Mattia Casse a guidare il gruppo, oggi all'ultima giornata in pista, al team femminile delle polivalenti di coach Giovanni Feltrin e la stessa Sofia Goggia, ma anche lo squadrone svizzero con Marco Odermatt e compagni.

Ci sono notizie importanti relativamente alla possibilità che gli atleti rossocrociati rinuncino alla trasferta sudamericana, visto che soprattutto in Cile le condizioni sono tutt'altro che buone: temperature altissime da almeno un paio di settimane, anche oltre i 33 gradi sopra quota 1000 mt, tanto che il capo allenatore Tom Stauffer ha spiegato al “Blick” come si potrebbero cambiare i programmi. Entro fine mese, infatti, gli svizzeri proveranno, se non ci saranno intoppi, la “Gran Becca” praticamente al gran completo, una priorità importante per testare la pista che nel week-end dell'11-12 novembre ospiterà lo storico Speed Opening con due discese maschili, seguite sette giorni più tardi da quelle femminili.

Franz Julen, capo del comitato organizzatore delle prime gare transfrontaliere nella storia della Coppa del Mondo, spiega al quotidiano elvetico che “la pista di gara sarà poi disponibile anche per tutte le altre squadre, con la possibilità dal 23 ottobre di effettuare anche un paio di giornate di allenamento completo”.

Con l'inaugurazione del nuovo collegamento funiviario fra Zermatt e Cervinia, ci sarebbe la possibilità di mantenere il piano originario della partenza oltre 3800 mt di quota dalla Gobba di Rollin, ma Julen è chiaro in tal senso: “Non vogliamo inseguire record, ma solo fare disputare gare regolari e soprattutto in sicurezza. Abbiamo considerato eccome quanto detto da Paris lo scorso anno (“Domme” aveva messo in discussione la scelta di disputare una discesa di CdM partendo a quelle altitudini), ma anche le obiezioni di campioni del passato come Zurbriggen e Cuche.

Sì, partiremo a quota 3720 mt, non una grande differenza rispetto a quanto succede a Beaver Creek (dove lo start è fissato a 3483 mt), e se il vento dovesse dare problemi, la prima partenza sostitutiva per gli uomini è fissata al salto del Cervino, a 3615 mt, oppure potremo andare sino allo start della discesa femminile (a 3505 mt, ndr)”.

Ciò che lascia tranquilla l'organizzazione è la quantità di neve accumulata per avere la certezza che le gare andranno in scena, a differenza di quanto accaduto nell'autunno 2022, con oltre 300mila metri cubi stoccati in cinque depositi.

Se la Svizzera pensa ad evitare la trasferta in Cile, andranno invece all'ombra delle Ande gli austriaci: è confermata l'imminente partenza (16 agosto) dei velocisti, guidati da Vincent Kriechmayr, direzione El Colorado e Valle Nevado, poi dal 23 del mese la squadra maschile di gigante si allenerà a Ushuaia, in Argentina.

Dal 19-20 agosto toccherà alle donne, già impegnate da qualche giorno tra Zermatt e il ghiacciaio dello Stelvio, con i gruppi delle discipline tecniche a Ushuaia e dal 28 volo direzione Cile per le velociste, che si prepareranno tra La Parva e Valle Nevado.