Bassino, che botta (per la coppa e non solo): "Tengo il buono della prestazione". Brignone: "Oggi ero scarica"

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Bassino, che botta (per la coppa e non solo): "Tengo il buono della prestazione". Brignone: "Oggi ero scarica"

Tutta la delusione delle azzurre dopo il gigante numero 2 di Kronplatz che ha visto la cuneese uscire a poche porte dalla conclusione, quando il 2° posto era vicinissimo, e la valdostana piazzarsi ottava. Zenere, 19esima: "Passo importante visto che non sono stata bene e la forma è calata".

Una mazzata, in particolare per Marta Bassino che si giocava tantissimo in chiave Coppa del Mondo di gigante, lei che ha mantenuto il pettorale rosso da Sestriere sino alla gara di ieri.

Dai 49 punti di distacco da Mikaela Shiffrin ai 149 attuali, con due sole prove rimaste in calendario tra Are e le finali di Soldeu, diventa complicatissimo per la cuneese, a podio nei primi cinque giganti, senza riuscirci negli ultimi tre, pensare di fare il bis del trionfo targato 2020/21.

Per l'Italdonne, si è interrotta una striscia di top 3 consecutive che durava, slalom esclusi naturalmente, dal super-g inaugurale di Lake Louise: fatale sia a Bassino che a Brignone, nella seconda manche odierna sulla “Erta”, l'ultima vera curva a sinistra. “Oggi ero un po' scarica di energie e mi sono resa conto di essere stanca, dopo tante gare qui in Italia – le parole a fisi.org di Brignone, alla fine ottava e migliore delle azzurre - Ci ho provato, sono partita forte nella seconda manche ma ho fatto troppi errori.

Per me era un po' stretta (la tracciatura era italiana, per mano di Daniele Simoncelli che segue personalmente Bassino, ndr), non mi sono adattata bene anche se la pista era veramente bellissima”.

Bassino, finita fuori colpendo anche duramente il palo della successiva curva a destra nel tentativo di rientrare, ha subito una botta alla gamba sinistra, anche se non dovrebbero esserci problemi: “Sì, ho preso una bella botta inforcando – spiega la 26enne di Borgo San Dalmazzo - Oggi è andata male, ma rimango positiva, tengo il buono che sono riuscita ad esprimere”.

Diciannovesima, secondo miglior piazzamento della carriera, Asja Zenere avrebbe voluto di più, ma la convocazione mondiale sembra comunque garantita per la vicentina: “Fino a giovedì scorso non stavo bene, ora sono in recupero e quello di oggi è un passo importante – la sua analisi - La forma era calata, avevo un po' di dubbi, era importante fare bene e sono contenta. Mi sono chiesta di fare buoni parziali perché so di poterli fare e oggi sono riuscita a tirare fuori la grinta giusta”.

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