Goggia dice 10 ed è sempre più dominante in discesa. "Con tutto questo vento mai avrei pensato di vincere"

Una dedica ad “Ambrosi”, la mucca portata a casa come premio per la vittoria nella seconda discesa di Val d'Isère (alla quale porterà il campanaccio ricevuto oggi), tanta gioia e spensieratezza nel post gara ma, al tempo stesso, una feroce determinazione nel voler pensare già alla prossima gara, per cercare il poker in cinque prove di specialità come ha fatto Marta Bassino in gigante.

Sofia Goggia esce da gara 1 di Crans-Montana con un altro sigillo, il suo secondo sul Mont Lachaux dopo quello del 2019, il decimo in assoluto a livello di Coppa del Mondo, per una doppia cifra raggiunta nella storia dello sci azzurro femminile solo da altre tre atlete, ovvero Compagnoni, Kostner e Brignone. Ed è già mini-fuga per cercare la seconda sfera di cristallo nella “sua” disciplina, con 140 punti di margine su Breezy Johnson (incredibilmente sempre terza in ognuna delle quattro discese sinora disputate), ma anche quinto posto nella generale a 271 punti da Vlhova e in corsia di sorpasso su Shiffrin e probabilmente Bassino.

Eppure, come ha spiegato la bergamasca nel post gara, “ho avuto un mix di sensazioni tagliando il traguardo, perchè con tutto il vento che ho preso dalla prima all'ultima porta, ero contenta in ottica classifica di specialità sapendo che Suter aveva concluso più lontana, ma non avrei mai pensato di poter vincere.

Dopo l'interruzione (in seguito alla sua discesa e a quella di Bassino immediatamente dopo, col numero 10, ndr) il vento è calato un po', ma la neve era certamente più collosa ed è stato difficile per le altre”.

L'analisi della campionessa olimpica è ad ampio raggio: “Oggi era più difficile fare distacchi, su una pista corta e più facile, ma è altrettanto chiaro che non è semplice gareggiare in condizioni così diverse, anche se io non soffro la giornata lunga di attesa, ma riesco a riempire gli spazi portando più concentrazione in gara. Tecnicamente non sto sciando ancora benissimo, ma ho un ottimo setup e materiali veloci, oltre all'atteggiamento giusto.

Voglio considerare però quella di oggi come una terza prova, perchè domani c'è un'altra gara...”.