La donna più vincente dello sci azzurro ha chiuso il cerchio con l'oro che mancava. E ci sono ancora super-g e gigante...

Una donna nella storia, con il primo oro a livello iridato che chiude un cerchio e porta Federica Brignone ancora più in alto, tra le grandissima dello sci azzurro.

Mancava solo un titolo nei grandi eventi per la 32enne di La Salle, dopo il precedente argento ai Mondiali, nel gigante di Garmisch 2011 (12 anni tra una medaglia e l'altra, come solo Lara Gut-Behrami e Lindsey Vonn prima di lei), e le tre medaglie olimpiche, con l'argento tra le porte larghe a Pechino 2022 e i due bronzi tra la scorsa edizione, in combinata, e quella di PyeongChang 2018 in gigante.

Certo, Deborah Compagnoni ha vinto 3 ori ai Mondiali e 3 in altrettante edizioni consecutive dei Giochi Olimpici, rimane una fuoriclasse inimitabile considerato anche tutto quello che ha dovuto passare in termini di infortuni, ma Brignone è di diritto al suo fianco nella leggenda, unica donna italiana ad aver conquistato la Coppa del Mondo generale, alla quale ha aggiunto quella di super-g nella scorsa stagione e quella di gigante (e combinata) nel magico 2019/2020.

E il bello è che non è finita qui, senza tornare a parlare della possibilità di vedere Federica ai Giochi di Milano Cortina 2026, ma rimanendo semplicemente alle gare di questo Mondiale nella “sua” Méribel, località che adora come la pista Roc de Fer, dove in super-g e in gigante partirà ancora tra le favoritissime (e su parte di questo pendio, proprio Deborah Compagnoni conquistò il suo primo titolo olimpico nell'indimenticabile super-g dei Giochi di Albertville 1992).

Ventuno successi in Coppa del Mondo, alla pari di Sofia Goggia, 53 podi come nessuna (superata Isolde Kostner proprio quest'anno). Il tassametro corre, per questa super Brignone.