Parola alle protagoniste della combinata a squadre mondiale di Saalbach, su tutte la campionissima americana che sale a quota otto titoli nonostante una condizione imperfetta dopo l'infortunio. Holdener, di nuovo argento ma semplicemente strepitosa in slalom, per Gut-Behrami una medaglia storica a 16 anni dalla prima. E l'Austria è sempre sul podio con Venier e Truppe... le meno attese! Duerr amara con l'errore sul più bello: "Non so cosa sia successo, mi dispiace soprattutto per Emma".
Per Mikaela Shiffrin questi campionati del mondo di Saalbach 2025 avrebbero potuto anche non esserci, con il complicatissimo recupero post infortunio di Killington che le ha permesso di rientrare solo a Courchevel, lo scorso 30 gennaio, con un 10° posto nel “suo” slalom che ci aveva detto molto delle difficoltà, sul piano fisico, tecnico e anche psicologico (come ha ammesso lei stessa), con le quali ancora convivere.
Il suo programma per questa rassegna iridata è cambiato nelle scorse ore, decidendo di rinunciare al gigante (da campionessa del mondo in carica) e puntare quindi nuovamente sulla combinata a squadre, alla quale inizialmente aveva rinunciato per preparare al meglio le gare tecniche.
Ed ecco che ti ritrovi, anche se in cima al pronostico della vigilia c’erano proprio loro assieme alle prime due formazioni svizzere, Mikaela che conquista il suo ottavo titolo mondiale assieme a Breezy Johnson, che firma il bis della discesa per un evento che diventa unico nella carriera della discesista del Wyoming.
Basterebbero già i numeri per dire tutto del mito Shiffrin anche ai Mondiali: ha vinto almeno una medaglia d’oro (furono due ad Are 2019) in sette edizioni consecutive, da Schladming 2013 di nuovo a questo appuntamento su nevi austriache, in cinque diverse discipline per 15 medaglie totali come Christl Cranz, che è l’unica ad avere più titoli della statunitense (12 a 8, ma era davvero un’altra epoca quella della tedesca).
Il tutto condiviso con una compagna di squadra alla quale è particolarmente legata, visto che Mikaela e Breezy corrono assieme e si sfidano da quando avevano 10-11 anni. “Per tornare a vincere assieme avevamo bisogno di un nuovo format”, hanno scherzato ai microfoni FIS nell’immediato post gara, prima che Shiffrin parlasse di una Johnson che “è stata spettacolare in discesa, mi sono detta che avrei dovuto fare una manche alla sua altezza. Abbiamo approcciato questa gara con lo spirito giusto e la giusta dose di divertimento”.
“Fatico a credere che sia successo davvero tutto questo con Mikaela – ha aggiunto la fresca campionessa del mondo di discesa che ottiene un clamoroso secondo titolo nel giro di 3 giorni – E’ irreale anche pensare di aver vinto un altro oro, oggi ho gareggiato con una leggenda dello sci ed è incredibile aver vinto con lei”.
Nella storia dello sci c’è già da tempo anche Lara Gut-Behrami e, come ha spiegato il collega Massimiliano Ambesi, oggi la ticinese ha firmato un nuovo primato davvero unico: è la prima sciatrice, settore maschile compreso, a salire su un podio dei Mondiali 16 anni dopo la prima volta, quando fu argento in discesa e… super combinata (così si chiamava all’epoca) a Val d’Isère 2009. La 33enne di Comano ha fatto meglio di Aksel Lund Svindal e Federica Brignone, arrivati a 14 anni tra una medaglia e l’altra (il norge dal 2005 al 2019, l’azzurra dall’argento di Garmisch 2011 in gigante allo stesso metallo ottenuto giovedì scorso in super-g). “Wendy è stata straordinaria, il 95% della medaglia è suo – ha detto Lara nel post gara, dando gran parte del merito dell’argento di “Svizzera 1” a Holdener, che ha rimontato dal 12° al 2° posto – Ora vedremo in gigante cosa potrò fare, la discesa non è stata facile qui per me”.
“Sapevo di dover attaccare a tutta, di sicuro è una prova che mi dà fiducia per lo slalom – ha aggiunto la stessa Wendy, all’ottava medaglia iridata (una sola in meno rispetto a Gut-Behrami) – E’ sempre meraviglioso condividere un podio con una compagna”.
E l’Austria, alla quinta medaglia nei Mondiali di casa (alla pari della Svizzera, che però ha un oro in più), mancando la top-3 solo nel team parallel, ha strappato un bronzo ad un certo punto insperato, prima delle prove di Duerr e Moltzan, con la coppia meno attesa.
La formazione numero 3 del Wunderteam, infatti, era quella formata da Stephanie Venier e Katharina Truppe, con l’iridata di super-g che ha parlato di “un Mondiale da sogno, oltre ogni aspettativa e che diventa speciale anche perché salire sul podio in una gara nuova con una compagna di nazionale è qualcosa di bellissimo”.
Le sconfitte di giornata, per le aspettative della vigilia (ancora superiori al duo Macuga-Moltzan, scese dal 1° al 4° posto ma senza grossi rimpianti) e per come si erano messe le cose dopo la super discesa di Emma Aicher, seconda, sono le tedesche. Sbaglia poco, ma oggi Lena Duerr ha gettato al vento nelle ultime porte una medaglia quasi certa: “Non so esattamente cosa sia accaduto – ha detto la veterana bavarese a Eurosport – Probabilmente dovevo portarmi avanti con la parte alta del corpo su quell’ultimo ripido, mi dispiace tanto anche per Emma”. A sua volta, Aicher non ha nascosto la delusione in video, e ci mancherebbe altro, parlando poi di una compagna che “fino a quel momento era stata molto brava, peccato davvero ma sappiamo che in slalom l’errore è sempre dietro l’angolo”.
Femminile Saalbach (AUT)
saalbach 2025
Martedì 11 Febbraio, 16:30saalbach 2025
Martedì 11 Febbraio, 15:10saalbach 2025
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Martedì 11 Febbraio, 14:15saalbach 2025
Martedì 11 Febbraio, 12:35saalbach 2025
Martedì 11 Febbraio, 12:10saalbach 2025
Martedì 11 Febbraio, 11:15BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Selva di Val Gardena | 33/35 | 65-110 cm |
Klausberg | 11/11 | 62-134 cm |
La Thuile | 38/38 | 60-220 cm |
Pila Aosta | 14/14 | 50-70 cm |
Monte Cimone | 12/14 | 50-70 cm |
Champoluc | 10/10 | 55-65 cm |
Folgarida | 23/24 | 10-120 cm |
San Colombano Valdidentro | 13/13 | 25-75 cm |
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