Su la testa, Fede: "Non pensavo che quel dosso scaricasse così tanto, fa male". Della Mea da sogno

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Su la testa, Fede: "Non pensavo che quel dosso scaricasse così tanto, fa male". Della Mea da sogno

Brignone e un post gara amarissimo, quando il ritorno alla vittoria sulla "Erta" era tutto da attaccare: ora sono 55 i punti di vantaggio su Gut-Behrami nella generale, "ora voglio voltare pagina a Garmisch". La tarvisiana, undicesima, mai così in alto: "In gigante mi sento sempre più sicura, vorrei fare il Mondiale in questa specialità". A punti Ghisalberti e Zenere in una giornata che, considerata l'uscita di Goggia e il ko di Bassino, è decisamente amara per la "Valanga Rosa".

Un finale che ha lasciato tutti a bocca aperta, compresa Alice Robinson che, inquadrata appena Federica Brignone era uscita in avvio della manche decisiva nel gigante di San Vigilio di Marebbe, non poteva credere ai suoi occhi.

La fuoriclasse di La Salle vedeva il secondo hurrà qui, per tornare regina sulla “Erta” a otto anni di distanza da quella magica vittoria del 2017, e sarebbe stato un altro mattoncino chiave nella corsa alla Coppa del Mondo, senza considerare il fatto che il successo avrebbe riconsegnato pure il pettorale rosso (andato a Robinson) alla valdostana, con la contemporanea uscita di Hector nel punto poi risultato fatale a Brignone.

Il quinto gigante di stagione si chiude con mille rimpianti in casa azzurra, nonostante il bellissimo 11° posto di Lara Della Mea, dopo l’uscita di Sofia Goggia nella manche d’apertura e, ancora prima, la notizia della mancata partenza di Marta Bassino. Per la leader della generale, ora sono 55 i punti di gap su Lara Gut-behrami, oggi seconda, e si prospetta un duello sino alle finali di Sun Valley proprio come nel 2023/24: certo, il tesoretto creato con i quattro podi (con due vittorie) in serie nella velocità tra St. Anton e Cortina, è svanito su quel dosso iniziale.

“Dovessi tornare in partenza, probabilmente farei la stessa gara; non pensavo che quel dosso mi potesse scaricare così tanto – le parole di Federica rilasciate tramite l’ufficio stampa FISI nel post gara – Mi dispiace, perchè sto sciando davvero bene in gigante e mi scoccia uscire così. Oggi ci tenevo particolarmente ed è difficile da mandare giù; devo sbollire un po’, anche se so che sono cose che succedono nello sport. Voglio voltare subito pagina a Garmisch”.

Sabato e domenica prossima, discesa e super-g in Baviera saranno altrettanto cruciali, mentre in casa Italia, come detto, quantomeno si festeggia lo splendido risultato di Lara Della Mea: la tarvisiana, 22esima dopo la 1^, stacca il terzo crono di manche e chiude 11°, nettamente miglior piazzamento della carriera (era stata 15^ in slalom a Killington, a fine 2023) dopo il 19° di Kranjska Gora tra le porte larghe, dove sembra trovarsi decisamente meglio rispetto alla “sua” specialità.

E il biglietto per il gigante mondiale, a questo punto, sembra vicinissimo per Lara che ha ricevuto al parterre anche i complimenti di Deborah Compagnoni e Alberto Tomba, presenti come a Cortina: “Mi piacerebbe tanto fare la gara iridata – ha ammesso la 25enne friulana ai microfoni di Rai Sport – Vedremo quali decisioni prenderà lo staff, ma sono contenta perché mi sento molto sicura in gigante e oggi mi sono divertita un sacco”.

Ilaria Ghisalberti, 23esima, è di nuovo in zona punti e “abbastanza contenta, anche se potevo fare alcuni tratti in maniera migliore – l’analisi della bergamasca – Sapevo che questa pista è un po’ il mio punto debole, si può andare più forte di così”. Alle sue spalle, amara Asja Zenere per il 24° finale, su una “Erta” che la vicentina non aveva digerito neppure in allenamento, come aveva confessato dopo la prima manche.

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