Della Vite è tornato, quanta fiducia da Schladming: "Che show qui". Borsotti, mille rimpianti e che notte per Zingerle

Quattro azzurri nei primi venti, e ce ne sarebbe stato un quinto se Giovanni Borsotti non si fosse inclinato eccessivamente, deragliando sul più bello di una seconda manche che il piemontese stava interpretando davvero bene.

Ok, l'Italgigante rimane lontana dal podio anche nella notte di Schladming, ma per quanto visto tra Val d'Isère, le due in Alta Badia (dove si salvò solo Borsotti) e Adelboden, dove fu la volta di De Aliprandini per rimanere in quota, il risultato di squadra ottenuto nella night race sulla Planai è tutt'altro che irrilevante.

A partire dall'8° posto di Filippo Della Vite, il talento più bello per casa azzurra nella disciplina madre; sembrava un po' perso, anche perchè nelle sue stesse parole la sfiducia era evidente, dopo le prime quattro gare di questa stagione, ma il bergamasco oggi ha convinto davvero. “Un gigante bellissimo, qui è spettacolo e dovrebbero fare tutte le gare in Austria e Svizzera – si è lasciato andare con il suo entusiasmo Pippo, parlando dopo la 2^ manche al microfono di Ettore Giovannelli, inviato di Rai Sport a Schladming – Questo gigante mi dà fiducia, finalmente sono arrivato e con due buone manches e grandissimi pezzi.

Nella seconda sono partito piano, non so neppure io perchè, poi ho cambiato marcia. Stiamo crescendo come squadra, anche se abbiamo raccolto poco. Speriamo di fare ancora meglio le prossime”.

Hannes Zingerle, quattordicesimo un anno fa sulla Planai, ha migliorato il suo best in carriera di nuovo qui, tredicesimo con sei posizioni recuperate nella 2^ manche. “Sono molto soddisfatto, amo questa atmosfera e questa pista. Oggi poi avevo invitato mamma, papà e mio fratello, sono contento per me e per aver regalato loro questa piccola gioia. Dobbiamo solo continuare su questo passo e crescere tutti insieme come team”.

Alex Vinatzer, 18°, continua la sua serie molto positiva in gigante. Cosa farà in slalom mercoledì sera? Impossibile da dire, visto che la stabilità nella specialità della quale è bronzo mondiale in carica è paradossalmente decisamente minore rispetto alle sfide tra le porte larghe: “Sono andato all'attacco nella seconda manche, pur sbagliando alla quinta-sesta porta – l'analisi a Rai Sport del 24enne gardenese – Sono andato bene nella parte centrale, poi ho tagliato un po' troppo la lunga di entrata muro, ma ho fatto un buon tempo nel finale e... la prossima volta spingerò anche la prima manche. Con De Aliprandini avevamo scommesso una birra su colui che avrebbe fatto il miglior tempo, mi è andata bene di poco”.

Luca De Aliprandini che sorride per il gioco con il compagno di squadra, ma certo non si accontenta del 19° odierno, anche perchè le cose ad Adelboden erano andate decisamente meglio: “Più che buona direi una gara mediocre, anche se qualche sensazione positiva nella 2^ manche l'ho avuta. Non sono qui per arrivare ventesimo: le gare sono un po' così, la volta scorsa è andata meglio ma continuo a lavorare per tornare davanti”.

Ed ecco Giovanni Borsotti, non senza rimpianti con quel 13° posto di metà gara che sarebbe potuto diventare come minimo una top ten: “Peccato perchè ero performante, vado via con buone sensazioni ma dispiace. Davanti a questo pubblico volevo fare qualcosa di veramente buono, dopo le gare in Badia e l'influenza di Adelboden, cercavo qualcosa in più ma è durato metà manche. Sono contento per Pippo, è stato molto bravo”.