Marco come Ingo, 24 podi in fila (22 in coppa) nel "suo" gigante e l'ottava è da pazzi: "Incredibile"

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Marco come Ingo, 24 podi in fila (22 in coppa) nel "suo" gigante e l'ottava è da pazzi: "Incredibile"

Odermatt e il trionfo sulla Planai di Schladming per proseguire la serie vincente tra le porte larghe: Stenmark si è fermato a 14, questa volta è servito un miracolo e un pizzico di fortuna per bruciare un grandioso Feller, che vedeva il suo primo successo in gigante. Le parole del fuoriclasse elvetico nel post gara.

I numeri sono folli, dagli 8 centri consecutivi in giganti di Coppa del Mondo, altrettante le vittorie stagionali, ma il dato più eclatante è quel 24 in termini di podi in serie tra le porte larghe, considerando le gare del massimo circuito (22) e quelle di Mondiali (2023, medaglia d'oro) e Olimpiadi (2022, ovviamente titolo anche in quel caso), tanti quanti Ingemar Stenmark.

Alla prossima, il 10 febbraio a Bansko, potrebbe arrivare il sorpasso definitivo sull'immenso svedese, ancora complicato da battere in termini di successi di fila nella specialità, visto che “Ingo” è arrivato a 14. Che dire di questo Marco Odermatt, capace di vincere anche il gigante in notturna di Schladming nella maniera più pazza, ovvero finendo praticamente per terra nella prima manche, poi salvata con l'11° crono a 98 centesimi da Feller, per poi rimontare sino al trionfo con appena 5 cent. sul tirolese, che ha “visto” il primo hurrà nella disciplina e ha messo davvero tutto in pista per resistere al fenomeno.

Non ci credeva neppure Marco, questa volta, di poterla vincere tanto che aveva sussurrato, quando mancava ancora qualche rivale nel corso della 2^ manche, di “aver lasciato 3-4 decimi con un errore nella parte centrale che mi costerà la vittoria”.

In effetti quello spazio per batterlo c'era, ma nessuno è riuscito a sfruttarlo. “Sapevo che avrei potuto essere in testa nella prima manche, considerato l'errore – ha spiegato poi “Odi” ai microfoni FIS nel post gara – Ho cercato di non fare niente di speciale nella seconda, restando sulla linea giusta e spingendo sempre, ma la tattica era quella di non andare completamente all'attacco.

Sciare pulito era la missione e ha pagato, ma non ci credevo questa volta ad un'altra vittoria, dopo la mia 1^ manche. I centesimi sono stati dalla mia parte, mi dispiace per Manuel e l'Austria qui a casa loro, ma si rifarà domani in slalom”.

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