La bergamasca, 12esima nella prima discesa di Crans-Montana, ha vissuto la gara più difficile della stagione ma la prende con filosofia. Le parole di Nadia Delago e Elena Curtoni, che già guardano a domani.
Nessuna italiana nella top ten di una gara di velocità è una rarità, o meglio un'eccezione se parliamo di questa stagione, e nel primo dei due appuntamenti di discesa a Crans-Montana certo le azzurre non hanno vissuto la miglior giornata possibile, anche se lo è stata per due esordienti assolute in Coppa del Mondo come Elena Dolmen e Monica Zanoner.
Va detto, però, che il bilancio di Sofia Goggia alla fine non è così negativo, visto che l'obiettivo di questo week-end nel Canton Vallese è quello di difendere il margine nei confronti di Corinne Suter, che ha concluso decima (appena due posizioni davanti alla bergamasca), portandosi a -65 quando mancano due sole prove al termine. “Da Cortina in poi ho avuto qualcosa che mi ha guidata per il sogno olimpico – ha spiegato Goggia in Rai, nell'intervista del post gara con Simone Benzoni, riferendosi poi alle difficoltà riscontrate al ritorno dalla Cina – Qui a Crans-Montana non mi sono mai sentita bene, la vera sfida ora è ricostruire quella fiducia necessaria e fare le cose che mi venivano naturali.
Prima o poi, d'altronde, arriva il momento in cui si perde e devi saperlo accettare, visto che da oltre un anno, ogni volta che ero arrivata al traguardo in discesa, avevo sempre vinto”.
La leader azzurra ha parlato anche del conflitto in Ucraina che sta toccando tutti da vicino: “Sono molto preoccupata, come tutti noi credo, e mi auguro si riesca a risolvere nel più breve tempo possibile. Non siamo abituati alla guerra, solo i nostri nonni ce l'hanno raccontata, è qualcosa di molto lontano”.
Nadia Delago, pur non avendo certo un gran feeling col Mont Lachaux come si era intuito in prova, ha comunque ottenuto una discreta top 15. “Mi sono divertita, pur non sciando benissimo – ha confessato nell'intervista a Rai Sport – Non ero molto sicura dopo le prove, dove ho saltato due porte, per domani dovrò cercare di essere molto più pulita e stare maggiormente chiusa dove si può, oltre a mollarli in fondo”.
Elena Curtoni, alla fine 16esima, ha avvertito una buona confidenza, ma non è riuscita a tramutarla in gara come invece fece nella seconda discesa di un anno fa, nella quale salì sul podio. “Oggi non bisognava piacersi troppo, forse io sono stata troppo incisiva e bisognava lasciare andare lo sci, anche perchè la neve era cambiata un po'.
E' quello che dovrò fare nella seconda discesa, la pista mi piace e il feeling comunque c'è”.
Discesa Femminile Crans Montana (SUI)
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