Casse e un 4° posto con rimpianti sulla Stelvio: "Gli errori fanno parte del gioco". Paris, è buio pesto

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Casse e un 4° posto con rimpianti sulla Stelvio: "Gli errori fanno parte del gioco". Paris, è buio pesto

Parola agli azzurri nel post di una discesa di Bormio che ha visto "Domme", qui vincitore sette volte, addirittura fuori dalla zona punti e che non ha rilasciato dichiarazioni. Franzoni sale ancora, l'abbiamo intercettato così come il debuttante (nella disciplina regina) Abbruzzese.

dM.

C’è un pizzico di delusione, ma anche la consapevolezza che questo Mattia Casse può giocarsela con chiunque e praticamente su tutte le piste, al termine della prima delle due gare della seconda tappa di casa per gli uomini jet azzurri, con la discesa sulla Stelvio di Bormio che ha visto il piemontese sfiorare il suo primo podio qui per appena 7 centesimi, mentre è naufragato un Dominik Paris che, proprio nel suo tempio, è parso l’ombra di se stesso.

Senza particolari errori, ma sempre in difesa, il sei volte Re della Stelvio in discesa ha concluso addirittura fuori dalla zona punti, 31esimo e delusissimo tanto da non parlare nel post gara.

Casse, che ha commesso un grave errore all’uscita della zona di Pian dell’Orso, pagando tanta velocità anche nella diagonale della Carcentina a seguire, non vuole avere rimpianti ma è chiaro che quei decimi sono costati come minimo la terza piazza, ma forse anche la lotta per la vittoria con gli svizzeri Monney e von Allmen, primo e secondo (con Mattia che ha concluso a 0”79 dal trionfatore della Stelvio). Ai nostri microfoni, il jet azzurro ha spiegato che “gli errori fanno parte del gioco, sono tre gare che ne commetto, cercheremo di evitarli ma sicuramente è un ritorno in top 10 abbondante, anzi a ridosso del podio, dopo tante discese e su una Stelvio sempre esigente”,

A Raisport, Mattia ha aggiunto di aver “perso una vita con quello sbaglio, pensavo di essere arrivato almeno ad un secondo e mezzo (spiegando quindi il suo stupore una volta visto il tabellone coi tempi, ndr). Peccato avere fatto una gara da tre quarti, adesso pensiamo al super-g, devo fare una gara pulita. Gli svizzeri? Sono forti e già ieri avevo visto Franjo farla praticamente in piedi dal muro di S. Pietro in giù, mi aspettavo un po’ meno Monney”.

Christof Innerhofer, 18esimo e secondo azzurro in classifica, si rammarica “perché avrei potuto forse togliere quasi un secondo facendo la 2^ prova (saltata per risparmiare energie e cautelarsi per un dolore al ginocchio, ndr), oggi era una Stelvio tosta ma più facile nella seconda parte”, mentre Giovanni Franzoni ci ha raccontato del suo bel 19° posto, dimostrando però una grande mentalità visto che il talento gardesano non è completamente soddisfatto del suo nuovo miglior risultato in una discesa di CdM.

“E’ un buon piazzamento, sapevo di poter sciare bene qui dopo le prove e l’anno scorso andai solo vicino alla zona punti. Ok, avevo un pettorale alto ma ho un po’ di rammarico, per partire più avanti devo avvicinare la top ten. Vedremo le prossime gare, intanto domani in super-g avrò un buon numero e sono carico, spero ci sia una tracciatura angolata”.

Marco Abbruzzese, sempre al microfono di NEVEITALIA, ha raccontato le sue sensazioni per la prima discesa affrontata nel massimo circuito, seconda gara dopo il super-g di Kvitfjell dello scorso febbraio. “E’ stato molto emozionante, mi sentivo bene dalle prove e davanti alla mia famiglia ho portato a casa una discreta gara: ho preso un buco in alto, perdendo tanto in termini di linea, per il resto non sono andato male. Obiettivi in assoluto? Fare meglio di sicuro in Coppa Europa, domani intanto c’è il super-g, il mio secondo in CdM e cercherò di acquisire sempre più fiducia”.

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