Noel ne vince... la metà e ora la prima coppa è molto più che un sogno: "Il grande obiettivo è il Mondiale, ma..."

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Noel ne vince... la metà e ora la prima coppa è molto più che un sogno: "Il grande obiettivo è il Mondiale, ma..."

Con la seconda vittoria della carriera ottenuta a Kitzbuehel (dopo quella del 2019), l'asso transalpino è salito a quota 4 centri in stagione su otto slalom: con l'inforcata di Kristoffersen, il pettorale rosso è tornato sulle sue spalle e ora c'è Schladming.

Un podio splendido, con il campione olimpico sul gradino più alto e Lucas Pinheiro Braathen, che tutti attendono alla prima vittoria da atleta brasiliano, dopo averne già ottenute cinque nella sua “prima carriera”, sul terzo appena alle spalle di un grande Alex Vinatzer.

Il “vetro” della Ganslern di Kitzbuehel, criticata per la sua preparazione estrema da parte di Henrik Kristoffersen (che non è nuovo ad uscire di questo tipo), dopo l’inforcata del campione del mondo nella 1^ manche, ha visto Clément Noel vincere per la quarta volta su otto slalom di stagione, lui che pure ne ha saltato uno, in Val d’Isère, per l’infortunio alla caviglia rimediato il giorno precedente in gigante.

Proprio con il primo “zero” di HK94, il francese ha avuto la possibilità, colta al volo, di tornare in vetta alla graduatoria di specialità, pettorale rosso con 29 pt di margine sul norvegese: pur avendo trionfato in 14 gare di CdM tra i pali stretti (ora una in più di Jean-Noel Augert, raggiunto ad Adelboden quale plurivittorioso specialista transalpino), Noel non ha ancora messo in bacheca una sfera di cristallo e quella di quest’anno sembra essere l’occasione giusta.

Lo stesso oro olimpico di Pechino 2022, però, dopo la delusione patita due anni fa in casa (4° posto, proprio dietro a Vinatzer che oggi ha bruciato di 9 centesimi), ha dichiarato che il grande obiettivo sono i campionati del mondo di Saalbach, ma intanto bisognerà pensare a fare il massimo nella night race di mercoledì a Schladming, già sua nel 2023.

“Kitzbuehel è sempre stata la mia preferita – ha dichiarato il fuoriclasse di Rémiremont ai microfoni FIS dopo il suo secondo sigillo sulla Ganslern - Vinsi 6 anni fa, ricordo quell’emozione unica, poi ho sempre faticato qui; è pazzesco vincere ancora questa classica, anche se il principale obiettivo dell’inverno è il Mondiale. Infortunio dimenticato? Per fortuna ho perso solo una gara e sto bene fisicamente, di sicuro sinora è stata la mia miglior stagione e voglio godermela, senza pensare troppo alla classifica”.

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