La caduta del campione transalpino (e nello stesso punto ha rischiato grosso Mettler), in ospedale dopo il clamoroso volo nella 2^ prova sulla "Stelvio", scatena la polemica alla vigilia della terza discesa di CdM. Il canadese davanti, ma i tempi anche oggi contano ben poco. Innerhofer a riposo, caduta pesante anche per Zazzi a Pian dell'Orso e, come per Sarrazin, trasporto in ospedale con l'elicottero.
Una prova sostanzialmente irrilevante sul piano dei risultati, ma che potrebbe aver deciso in negativo la stagione di Cyprien Sarrazin, uno dei grandi assi della discesa caduto in maniera devastante nel secondo e ultimo allenamento ufficiale sulla Stelvio, a 24 ore dalla terza discesa stagionale prevista domani.
Il vincitore della gara regina di Bormio nel 2023 si trova in ospedale dopo essere stato sbalzato in aria dal dosso che porta al tratto finale di una pista che oggi, a detta dei suoi stessi colleghi, era ancora più tosta con i cambi di neve (dai tratti più ghiacciati a quelli con maggior grip); davanti a tutti come ieri, quando aveva dominato il primo training, l’asso transalpino ha finito la sua corsa nelle reti ed è stato trasportato in elicottero, dopo aver ripreso conoscenza (come ha confermato la federsci transalpina) e lamentando, stando a quanto riportato dai colleghi francesi, forte dolore ad un piede, prima che la prova ripartisse dopo mezz’ora, con Kriechmayr sceso al traguardo (dopo essere stato fermato appena dopo metà pista) in tutta tranquillità.
E pensare che Sarrazin ha perso sostanzialmente la possibilità di vincere la coppa di discesa nella scorsa stagione proprio per una caduta in prova, in quella “mini” di Kvitfjell dello scorso febbraio, prima della cancellazione della gara finale di Saalbach.
Nello stesso punto costato carissimo a Sarrazin, quella compressione con dosso ha poi sbalzato nelle reti (ma con un impatto sulla neve decisamente meno violento), quando poco prima anche l’americano Negomir si era “sdraiato”, lo svizzero Josua Mettler, che si è rimesso presto in piedi pur lamentando qualche dolore e portando ad un altro stop di poco meno di un quarto d’ora.
Il miglior tempo, comunque superiore a quello di Sarrazin nel training di giovedì e ribadendo che conta davvero poco, l’ha firmato in maniera abbastanza netta Cameron Alexander, con il canadese (in ottima condizione, anche se questa forse non è la sua pista ideale) che ha preceduto di 53 centesimi Stefan Rogentin, con l’austriaco Babinsky 3° a 0”84 e Franjo von Allmen, reduce dal primo podio nella disciplina regina sulla Saslong, velocissimo sino a S. Pietro prima di alzare completamente il piede dall’acceleratore e piazzarsi comunque 4° con 98 centesimi di distacco, davanti al primo transalpino che è Bailet distante 1”12.
A proposito dell’Equipe de France, fanno già rumore le parole di Nils Allegre al microfono di Francesca Marsaglia in casa Eurosport, con uno dei migliori velocisti del mondo che ha attaccato in maniera durissima l’organizzazione per la preparazione della pista.
In una classifica che vede poi Kohler 6° a 1”14, ci sono i due leader azzurri in top ten con Mattia Casse (ieri secondo) 7° a 1”18 e Dominik Paris, che non ha spinto particolarmente ma ha cercato sensazioni migliori anche nel finale dove ieri era finito a terra, 8° con un ritardo di 1”25, davanti a Hemetsberger, Zabystran e, all’11° posto ex-aequo (+ 1”55), Odermatt, Jocher e Theaux, con Ryan Cochran-Siegle a 1”71 e, dietro al finlandese Lehto, altra buona prova per Giovanni Franzoni, 16esimo a 1”82.
Se Christof Innerhofer ha scelto di rimanere a riposo per presentarsi al massimo verso le gare, dopo aver già avuto buoni riscontri con il 5° crono nel training inaugurale, in casa Italia purtroppo c’è stata la caduta di Pietro Zazzi: nella parte alta, ovvero nella curva a destra che porta a Pian dell’Orso, il bormino che corre in casa ha sbagliato la linea tagliando troppo sulla porta, inforcandola di netto con il corpo e finendo in una rotazione che pare abbia creato problemi alla gamba destra, tanto da costringere al nuovo intervento dell’elicottero.
Gli altri azzurri: oltre la top 40 Schieder (partito per primo) a 3”50, Abbruzzese a 3”76, Molteni a 3”80, poi Bernardi che ha pagato 4”94, Alliod a 5”39 e Perathoner oltre gli 8 secondi, dopo che il gardenese aveva debuttato già ieri, con tanta fatica, sulla Stelvio.
CLASSIFICA 2^ PROVA DISCESA MASCHILE Bormio
1° Cameron Alexander in 1’55”13
2° Stefan Rogentin + 0”53
3° Stefan Babinsky + 0”84
4° Franjo von Allmen + 0”98
5° Matthieu Bailet + 1”12
6° Marco Kohler + 1”14
7° Mattia Casse + 1”18
8° Dominik Paris + 1”25
9° Daniel Hemetsberger + 1”52
10° Jan Zabystran + 1”54
16° Giovanni Franzoni + 1”82
40° Florian Schieder + 3”50
41° Marco Abbruzzese + 3”76
42° Nicolò Molteni + 3”80
52° Gregorio Bernardi + 4”94
54° Benjamin Jacques Alliod + 5”39
59° Max Perathoner + 8”15
DNF Pietro Zazzi
Discesa Maschile Bormio (ITA)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ponte di legno | 29/30 | 20-70 cm |
La Thuile | 37/38 | 20-150 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Courmayeur | 18/18 | 35-40 cm |
Folgarida | 23/24 | 20-65 cm |
Pila Aosta | 13/14 | 20-30 cm |
Andalo | 20/20 | 35-45 cm |
Ghiacciaio Presena | 29/30 | 20-70 cm |
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